Cedono il neonato a un'altra coppia a Cagliari, forse in cambio di denaro: cinque indagati dalla Procura
Gli inquirenti hanno messo sotto indagine i genitori del bambino, una loro parente e i due professionisti che hanno ricevuto il neonato
Avrebbero consegnato il proprio figlio appena nato a un’altra coppia, forse in cambio di soldi. La procura di Cagliari ha aperto un’inchiesta sul caso di una presunta cessione di un bambino da parte dei genitori a due professionisti del capoluogo sardo. L’ipotesi di reato è concorso in alterazione di stato e circonvenzione di incapace, nella quale la madre del neonato sarebbe indicata come vittima. Lo riporta ‘Ansa’.
Il caso
La vicenda risale a sei mesi fa. Al momento della nascita il bambino sarebbe stato riconosciuto dalla madre naturale e dall’uomo che adesso vive con lei, per poi essere consegnato a una coppia benestante di Cagliari che l’ha registrato all’anagrafe e portato a casa.
L’arrivo improvviso del neonato avrebbe però insospettito i vicini di casa che hanno segnalato il caso ai carabinieri: nei mesi precedenti, infatti, non era stata notato nessun segno di attesa di un figlio da parte dei due professionisti.
Il tribunale di Cagliari
Le indagini
Ricevuta la segnalazione i militari dell’Arma hanno effettuato degli approfondimenti che hanno portato a un provvedimento del Tribunale per i minorenni di Cagliari, con il quale si è disposto di portare via il neonato dalla coppia per dichiararlo adottabile da un’altra famiglia.
Secondo quanto anticipato da ‘L’Unione Sarda’, al momento sono cinque le persone finite nel registro degli indagati: i genitori naturali, una loro parente e i due professionisti che hanno preso con loro il bimbo. La procura avrebbe disposto il sequestro dei cellulari delle persone coinvolte.
Le ipotesi
Le indagini dei carabinieri, coordinate dalla pm Ginevra Grilletti, sono dirette ad accertare se la madre naturale sia stata convinta in qualche modo a consegnare volontariamente il bambino o se il piccolo sia stato ceduto all’altra coppia in cambio di denaro. Quest’ultima circostanza sarebbe stata respinta con forza sia dai genitori che dai professionisti.
Tra le ipotesi sotto esame da parte degli inquirenti ci sarebbe anche la possibilità che la famiglia del bambino, ritenuta in condizioni di disagio economico e sociale, abbia voluto cedere il bambino ai professionisti per assicurargli un futuro migliore.
Si tratta dell’ennesimo episodio che coinvolge un neonato in questo 2023: il più eclatante è avvenuto a Milano lo scorso aprile, col bimbo lasciato alla Culla per la vita.