Caso Suarez, udienza preliminare: è battaglia sulle intercettazioni
Caso 'Suarez': cosa è emerso dall'udienza del 28 settembre 2021 al Tribunale di Perugia
Nella mattinata di martedì 28 settembre 2021 si è tenuta l’udienza sul caso ‘Luis Suarez‘ al Tribunale di Perugia. Nella discussione, come riferisce l’AdnKronos, si è posto il focus sulle intercettazioni – uno dei punti cruciali della vicenda su cui ci sarà battaglia a livello legale – che hanno portato l’accusa a sostenere che l’esame effettuato dall’atleta all’Università per stranieri di Perugia è stato una farsa.
Il caso è scoppiato a livello mediatico e giuridico circa un anno fa. Al termine delle indagini c’è stata la richiesta di rinvio a giudizio per l’ex rettrice Giuliana Grego Bolli, per l’ex direttore generale Simone Olivieri, per la professoressa Stefania Spina e per l’avvocato della Juventus Maria Turco e il patteggiamento del docente esaminatore Lorenzo Rocca.
L’inchiesta è stata portata sul tavolo del gup Natalia Giubilei che ha ordinato la perizia di tutte le intercettazioni finite negli atti, sia ambientali sia telefoniche. L’accusa vuole dimostrare che l’esame del calciatore non ha rispettato le regole valide per tutti gli altri studenti dell’ateneo. Secondo l’indagine, Suarez avrebbe avuto un italiano incerto, denso di espressioni come “bambino porta cocumella” o “io parlare con mia moglie”.
Tra le intercettazioni più discusse dell’inchiesta e costate l’iscrizione nel registro degli indagati agli allora vertici dell’Università, figurano le seguenti si ricordano: “Non dovrebbe, deve, passerà, perché con 10 milioni a stagione di stipendio non glieli puoi far saltare perché non ha il B1”.
Altro passaggio: “Non coniuga i verbi” e ”parla all’infinito”. Quindi un ulteriore dialogo degli indagati: “Io lo faccio già preparare ma devo attendere l’anagrafica, quando una volta che si è inserito, io posso già metterci il voto. Mi dici tu che voto ci do e via”. “Brava, mettici il minimo”. “3, 3, 3, 3, 3”. “Brava perfetto, metti tutti 3. E perché tanto ho sentito la rettrice ieri, la linea è quella”.
”Per dirtela tutta oggi abbiamo praticamente concordato quello che gli farà l’esame. Quindi mi ha detto fagli scegliere ste due immagini”, si sente dire a una delle indagate in una conversazione. Altro dialogo finito nell’inchiesta: ”Oggi c’ho l’ultima lezione e me la devo preparare perché non spiccica na parola”. ”Far passare due ore di lezione con uno così non è facile”.