Caserta, crolla una palazzina: morta anche la 74enne che era stata estratta viva dalle macerie
Nel Casertano crolla una palazzina: ipotesi fuga di gas. Carabinieri, vigili del fuoco e autoambulanze sul posto
Hanno scavato a mano, in cerca di feriti o morti: intorno alle 6.45 della mattinata di venerdì 19 novembre, in piazza Castra Marcelli, nella frazione di Cancello Scalo a San Felice a Cancello (Caserta), è crollata una palazzina. Sul posto i vigili del fuoco che hanno estratto viva dalle macerie una donna di 74 anni. Il marito era già morto, travolto da due solai: il suo cadavere era stato trovato dai vigili del fuoco. Nella notte, però, è morta anche la moglie, che era stata trasportata d’urgenza all’ospedale Cardarelli di Napoli.
Caserta, crolla una palazzina: morta anche la donna estratta dalle macerie
Giuseppina Sammaciccio, la donna di 74 anni che era stata inizialmente estratta viva dalle macerie della palazzina di due piani crollata a Cancello Scalo, frazione del comune di San Felice a Cancello, è morta nella notte all’ospedale Cardarelli di Napoli.
Forte boato e poi il crollo, le cause dell’esplosione
L’esplosione era avvenuta all’alba, i due coniugi erano finiti entrambi sotto le macerie.
La donna era stata inizialmente trovava viva, sopravvissuta trovando un piccolo spazio tra due solai che hanno retto. Era stata tirata fuori dopo oltre sei ore.
I vigili del fuoco si erano fatti strada tra le macerie scavando con le mani e aprendosi un piccolo tunnel attraverso cui hanno raggiunto la donna, portandole una bombola d’ossigeno.
La donna era stata affidata alle cure dei sanitari e trasportata all’ospedale di Caserta.
L’esplosione che ha provocato il crollo, secondo le prime ricostruzioni, sarebbe stata provocata da una fuoriuscita di gas, quando i due anziani si erano alzati e avevano acceso la luce facendo detonare il gas che ormai aveva saturato i locali.
Le testimonianze dei residenti della zona hanno parlato di un fortissimo boato udito e di abitazioni che hanno tremato a causa dell’esplosione. “Abbiamo pensato ad un terremoto e siamo scesi in strada”, hanno raccontato ai soccorritori alcune persone, uscite dalle proprie dimore in pigiama.