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Carabinieri indagati per un 30enne morto in un parcheggio a Modena, era stato fermato: il fratello denuncia

Un 30enne è stato trovato morto in un parcheggio a Modena: aveva il volto tumefatto e una ferita alla nuca. Ora sei carabinieri sono indagati

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Sei carabinieri sono stati iscritti nel registro degli indagati dalla Procura di Modena a seguito della morte di Taissir Sakka, 30enne di nazionalità tunisina, che la mattina del 15 ottobre è stato rinvenuto privo di vita in un parcheggio di via dell’Abbate. Gli uomini dell’arma risultano indagati a vario titolo: uno di essi per la morte della vittima, gli altri cinque per presunte lesioni ai danni del fratello di Taissir, Mohammed.

30enne morto in un parcheggio a Modena

Come specifica ‘Il Resto del Carlino’, le dinamiche della morte di Taissir Sakka non sono ancora chiare.

Alle 9 di mattina di domenica 15 ottobre il 30enne è stato rinvenuto cadavere in via dell’Abbate, nel parcheggio del Cinema FilmStudio 7b, con una grossa ferita sulla testa – sulla nuca, precisa ‘Repubblica’ – e il volto tumefatto.

carabinieri indagati per morte di 30enne parcheggio modenaFonte foto: TuttoCittà.it
Il 15 ottobre il corpo del 30enne Taissir Sakka è stato trovato senza vita in un parcheggio di via dell’Abbate a Modena. Per la sua morte sono indagati sei carabinieri

Come ricostruisce ‘TgCom24’, a constatare il decesso è stato il personale del 118.

La notizia è arrivata da una nota inviata dai carabinieri nella quale hanno comunicato “accertamenti finalizzati a ricostruire l’esatta dinamica di una possibile caduta accidentale. La persona, la sera precedente, era stata controllata in stato di ubriachezza in un locale della provincia”.

La rissa della serata di sabato 14 ottobre e la denuncia del fratello

Come anticipato nel paragrafo precedente, la sera prima della sua morte – sabato 14 ottobre – Taissir Sakka sarebbe stato coinvolto in una rissa insieme al fratello Mohammed Ali.

La colluttazione sarebbe avvenuta in un contesto alcolico all’esterno del Circolo Arci di Ravarino, in provincia di Modena.

Come ricostruisce ‘Il Resto del Carlino’ in un articolo del 19 ottobre, i carabinieri sarebbero intervenuti per sedare la rissa tra i due fratelli e un gruppo di giovani.

Quindi Taissir sarebbe stato condotto in caserma per essere identificatodenunciato dopo le 23, e lì sarebbe stato raggiunto dal fratello Mohammed.

Ciò che sarebbe accaduto dopo l’uscita dei due fratelli dalla caserma è ancora ignoto.

Dopo la morte di Taissir, il fratello Mohammed ha presentato una denuncia in quanto non crede nella caduta accidentale come causa della morte del 30enne.

Soprattutto, va chiarito il motivo della presenza di Taissir nel parcheggio di via dell’Abbate.

Sei carabinieri indagati

Come riporta ‘Ansa’, uno dei carabinieri è ora indagato con l’accusa di “morte in conseguenza di altro reato“, ma anche di minacce e lesioni nei confronti di Mohammed.

Gli altri cinque militari raggiunti dall’avviso di garanzia sono accusati, anch’essi, di lesioni nei confronti del fratello della vittima.

L’autopsia sul corpo di Taissir Sakka

Il 20 ottobre è stata effettuata l’autopsia sul corpo di Taissir Sakka. Altri esami autoptici erano stati effettuati nei giorni precedenti.

Saranno necessarie ulteriori indagini per identificare la causa della morte, ma gli accertamenti medico-legali “non
hanno messo in evidenza lesività di natura traumatica di per sé sola in grado di determinare il
decesso”.

Nel frattempo, raggiunti dall”Ansa’, i difensori di tre dei carabinieri indagati dichiarano che i loro assistiti avrebbero agito “nella massima trasparenza e correttezza come confidiamo verrà dimostrato. Massima fiducia nella giustizia“.

Il segretario generale di Usmia Carabinieri Carmine Caforio dichiara in una nota che le indagini sono un “atto dovuto e garantista” ed esprime solidarietà alla famiglia della vittima.

Recentemente tre carabinieri sono stati accusati di depistaggio nel caso della morte di Stefano Cucchi.

morto-parcheggio-modena-carabinieri Fonte foto: Facebook / iStock
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