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Cadavere rinvenuto in spiaggia a Porto Tolle vicino Rovigo: il corpo senza le gambe trovato da turisti

Sulla spiaggia di Scano Boa a Porto Tolle alcuni turisti si sono imbattuti in un cadavere parzialmente decomposto: amputato di entrambe le gambe

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Uno spiacevole anticipo della stagione estiva per la spiaggia di Scano Boa, nel comune di Porto Tolle, in provincia di Rovigo, dove domenica 26 maggio è stato rinvenuto un cadavere in avanzato stato di decomposizione. Sono stati i primi visitatori del litorale a fare la scoperta, mentre esploravano la zona in barca. Dopo l’allarme, sul posto sono giunte le autorità per svolgere i rilievi necessari e tentare di risalire all’identità della vittima, che potrebbe essere rimasta in acqua per giorni.

Cadavere in spiaggia, il macabro ritrovamento a Porto Tolle

Alcuni turisti che stavano visitando la spiaggia in barca nel contesto del litorale del Polesine, una delle aree più incontaminate e selvagge del delta del Po, si sono accorti del corpo che galleggiava a pochi metri dalla riva.

La scoperta è avvenuta in un punto dove il livello dell’acqua tende a scendere, con il corpo parzialmente sommerso dalla sabbia, e in evidente stato di avanzata decomposizione.

porto tolle rovigo cadavere spiaggiaFonte foto: Tuttocittà

Il ritrovamento è avvenuto nella spiaggia di Scano Boa nel Comune di Porto Tolle, Rovigo

La zona del ritrovamento

La spiaggia di Scano Boa, situata nel comune di Porto Tolle, rappresenta uno dei siti storici del Delta del Po, nella parte più orientale del fiume.

Gli “scanni” sono formazioni di sabbia modellate da fiumi, vento e onde, che possono essere isole o penisole di varie dimensioni.

Scano Boa, una lunga striscia di sabbia dorata, è accessibile solo via mare ed è popolare durante l’estate, spesso meta di escursioni in barca. Si trova presso le bocche del Po di Pila, caratterizzate da un ambiente naturale incontaminato e selvaggio, tipico del paesaggio del delta.

Lo stato del cadavere rinvenuto in spiaggia: il corpo amputato delle gambe

Lo scenario che i turisti si sono trovati davanti ai propri occhi è stato a dir poco raccapricciante. Lo stato del corpo lasciava presumere una permanenza prolungata in acqua, forse per diversi giorni. Il cadavere, quasi ridotto a uno scheletro, risultava inoltre amputato di entrambi gli arti inferiori.

Sul luogo dell’emergenza sono intervenuti i vigili del fuoco provenienti dal distaccamento di Adria, insieme ai carabinieri. Il pubblico ministero è stato informato della situazione.

Si ipotizza che il cadavere sia quello di un uomo, ma è ancora da confermare se sia stato a lungo in acqua. Le intense correnti causate dalle condizioni meteorologiche avverse degli ultimi giorni potrebbero averlo spinto verso la riva nell’area del Delta.

Quello di Porto Tolle è il secondo ritrovamento di un cadavere in poche ore, dopo il caso di Verbania, con il corpo emerso dal fiume Toce.

cadavere spiaggia porto tolle rovigo Fonte foto: ANSA
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