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Bruno Vespa difende Meloni in vista dello sciopero del 17 novembre: giornalista Rai criticato sui social

Il conduttore Rai Bruno Vespa è stato bersagliato per il commento a favore di Giorgia Meloni sulla diatriba sullo sciopero tra Governo e sindacati

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Bruno Vespa nella bufera social per il suo commento sullo scontro tra il ministro Matteo Salvini e i sindacati riguardo allo sciopero del 17 novembre. La dichiarazione del giornalista Rai, ospite ‘Di Martedì’ su La7, in difesa delle premier Giorgia Meloni ha fatto discutere e ha attirato una pioggia di critiche da parte di diversi utenti.

Il commento

“Mi pare che ci siano delle ragioni tecniche che ha messo la Commissione di garanzia” ha detto Vespa rispondendo alla domanda di Giovanni Floris su chi avesse ragione nella diatriba sullo sciopero generale tra Matteo Salvini e il segretario della Cgil, Maurizio Landini.

“Non ho mai creduto all’efficacia dello sciopero dei trasporti, perché uno che rimane a piedi non se la prende con la Meloni” ha aggiunto il giornalista Rai.

Bruno Vespa difende Meloni in vista dello sciopero del 17 novembre: giornalista Rai criticato sui socialFonte foto: ANSA

Giorgia Meloni con Bruno Vespa nella trasmissione del giornalista Rai ‘Cinque minuti’

Le reazioni social

Una ovvietà strumentale che fa tristezza. Da sempre lo sciopero generale ha causato disagi. Ha scoperto l’acqua calda” è uno delle reazioni sotto la clip pubblicata sul profilo X di ‘Di Martedì’.

Ormai è il portavoce ufficiale” ha commentato un altro utente.

Il precedente

Nei giorni precedenti Bruno Vespa era finito bersaglio dei social per la gaffe commessa nel sostegno alla riforma del premierato allo studio dell’Esecutivo guidato da Giorgia Meloni: ”

“Gli italiani sono presidenzialisti da sempre – ha spiegato con un video editoriale pubblicato sul profilo X di ‘Porta a Porta’ – Adesso c’è un Governo che fa l’elezione diretta non del Primo ministro, ma del Presidente del Consiglio”.

“Ora una riforma light… light… light… quasi che il sapore quasi si sente e non si sente – ha argomentato Vespa – nel senso che la chiave sta nei poteri del Presidente della Repubblica e questo progetto non lo tocca”.

“I primi ministri di Inghilterra…lasciamo stare Macron che è il padrone… Spagna e Germania contano infinitamente di più dei loro presidenti della Repubblica, Uno non sa neanche come si chiamano. Non ho capito tutto ‘sto pericolo dove sta” ha spiega il conduttore di Porta a Porta, tralasciando però il fatto che Inghilterra e Spagna sono delle monarchie.

bruno-vespa Fonte foto: ANSA
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