Attacco terroristico in una scuola in Uganda: almeno 41 morti, molti studenti e diversi feriti. Cosa sappiamo
Uomini armati hanno preso d'assalto una scuola privata in Uganda. L'attacco è stato attribuito dalla polizia ad un gruppo terrorista islamista
Almeno 41 persone sono morte in un attacco terroristico compiuto contro una scuola in Uganda. Lo riferisce la polizia locale, spiegando che un gruppo di uomini armati ha preso di mira una scuola e un dormitorio nei pressi di Bwera.
- Attacco terroristico in una scuola in Uganda
- Cosa è successo
- Chi sono i terroristi responsabili dell'attacco
Attacco terroristico in una scuola in Uganda
L’attacco contro la scuola, riferisce Associated Press, è avvenuto nella serata di venerdì 16 giugno a Mpondwe, una cittadina nella zona di Bwera, nella parte occidentale del Paese a pochi chilometri dal confine con la Repubblica democratica del Congo.
Secondo un primo bilancio fornito dalla polizia ugandese, ci sono almeno 41 morti e numerosi feriti, 8 dei quali sono stati ricoverati in condizioni critiche all’ospedale di Bwera. Sono studenti gran parte delle vittime, 38. Sarebbero state rapite anche alcune persone, ma non è chiaro quante.
Cosa è successo
Stando alla ricostruzione della polizia, a compiere l’attacco sarebbero stati i ribelli islamisti delle Forze democratiche alleate (Adf), gruppo armato con base nella parte orientale della Repubblica democratica del Congo.
I terroristi hanno attaccato una scuola secondaria privata, e dato fuoco ad un dormitorio. Dopo l’attacco forze dell’esercito e della polizia ugandesi hanno inseguito gli aggressori in direzione del Parco nazionale Virunga, in territorio congolese.
Chi sono i terroristi responsabili dell’attacco
L’attacco è stato attribuito dalla polizia locale alle Forze democratiche alleate (Adf), un gruppo terrorista islamista nato negli anni Novanta.
Attivo sia in Uganda che nella Repubblica Democratica del Congo, il gruppo ha compiuto negli ultimi anni diversi attacchi contro civili, soprattutto nel Congo orientale. Diversi attacchi sono stati rivendicati dall’Isis, che considera i combattenti dell’Adf come una sua propaggine locale.