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Ant Group, Jack Ma cede il controllo del colosso tecnologico-finanziario da lui fondato

Jack Ma, il patron di Alibaba, cede il controllo di Ant Group. Il miliardario più famoso della Cina da anni è ai ferri corti col regime di Pechino

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Jack Ma, tecnoguru e miliardario cinese, cede il controllo del colosso finanziario Ant Group da lui fondato. Dal 2020 le attività imprenditoriali di Jack Ma vengono passate ai raggi x dal regime di Pechino e le sue attività sono state sottoposte a un freno dopo alcune critiche da lui mosse alle autorità.

Jack Ma perde il controllo di Ant Group

L’annuncio della cessione è stato fatto tramite una nota rilasciata da Ant Group. Dopo la modifica azionaria Jack Ma perderà dunque il controllo dell’azienda da lui fondata nel 2014.

“Nessun azionista, solo o con altre parti, avrà il controllo di Ant Group”, si legge nel comunicato.

Jack Ma controllava “indirettamente” il 53,46% delle azioni. Dopo la cessione la sua quota crolla al 6,2% dei diritti di voto.

“Questo adeguamento viene attuato per rafforzare ulteriormente la stabilità della nostra struttura aziendale e la sostenibilità del nostro sviluppo a lungo termine”, si legge nella nota.

Tensione fra Jack Ma e Xi Jinping

Nel 2020 le autorità di Pechino hanno bloccato la quotazione di Ant Group alla Borsa di Hong Kong, in seguito ad alcuni commenti caustici espressi da Jack Ma contro le autorità di regolamentazione cinesi.

Jack MaFonte foto: ANSA
Jack Ma alla conferenza Vivatech di Parigi, 16 maggio 2019.

In seguito ad alcune verifiche antitrust, le società di Jack Ma sono state multate per una cifra pari a 3 miliardi di dollari.

Jack Ma è un esempio di self made man, un miliardario che si è fatto da solo sul modello di imprenditori digitali occidentali come Steve Jobs, Bill Gates e Jeff Bezos.

Ma nasce povero e inizia la sua carriera come semplice insegnante di inglese, ma la sua passione per la tecnologia lo porta ad avvicinarsi al mondo digitale.

Nel giro di alcuni anni crea un impero, Alibaba Group, che gestisce e-commerce, social network, piattaforme finanziarie e di money transfer.

Perché il regime teme Jack Ma

L’antipatia dell’establishment cinese nei confronti di Jack Ma è iniziata cinque anni fa quando le banche hanno registrato un calo nei depositi dovuto all’avanzata di  Yu’e Bao, sistema inventato da Jack Ma.

Con il sistema inventato da Ma qualsiasi utente, anche digiuno di tecnologia e finanza, poteva mettere soldi in un fondo d’investimento senza passare attraverso intermediari, semplicemente con qualche click sul telefonino.

Il regime di Pechino non tollera che il mondo dell’imprenditoria cerchi di affrancarsi dal controllo della politica. E non tollera che un imprenditore cerchi di orientare l’opinione pubblica dei cinesi in patria e all’estero.

Le banche, poi, sono una delle colonne del regime cinese e sfidare la loro egemonia significa attirare le antipatie del governo.

La Ipo (offerta pubblica iniziale di titoli azionari) decisa da Ma sarebbe stata la più grande al mondo, pari a circa 35 miliardi di dollari. Ma lo zampino di Pechino ha mandato tutto all’aria all’ultimo minuto.

Dopo lo sgambetto di Pechino Jack Ma, che amava intrattenere il pubblico in presentazioni durante le quali elargiva massime di vita, si è ritirato dalle scene e le sue apparizioni pubbliche sono diventate estremamente rare.

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Jack Ma Fonte foto: Ansa
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