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Pensioni a rischio revoca dal 15 settembre, necessaria la comunicazione all'Inps: cosa fare entro la scadenza

Il 15 settembre è la data da cerchiare in rosso sul calendario: ecco quali documenti inviare all'Inps per evitare la revoca delle pensioni

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I pensionati devono prestare particolare attenzione alla data del 15 settembre 2024. Entro questo termine, infatti, è fondamentale inviare la documentazione necessaria all’Inps per evitare la revoca delle prestazioni pensionistiche.

Pensioni, la scadenza del 15 settembre

Come riporta Qui Finanza, la scadenza del 15 settembre riguarda specificamente coloro che non hanno comunicato i redditi del proprio nucleo familiare, una condizione essenziale per la corretta erogazione delle pensioni.

Il mancato adempimento a questi obblighi comunicativi comporta la sospensione o addirittura la revoca delle pensioni.

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I pensionati devono comunicare all’Inps i redditi del proprio nucleo familiare

Tuttavia, non tutti i pensionati sono interessati da questa misura. Solo alcune categorie specifiche, che percepiscono pensioni collegate ai redditi del nucleo familiare, devono inviare tali comunicazioni.

Il pagamento delle pensioni da parte dell’Inps, per questi soggetti, dipende infatti dai redditi dichiarati, che devono essere riportati nei termini stabiliti dall’Istituto nazionale di previdenza sociale per evitare sospensioni.

Cosa fare per evitare la revoca

Per ovviare a questa situazione, i pensionati devono ricostituire la pensione presentando una domanda completa dei redditi dal 2020 al 2024, con i dati dell’anno corrente presunti.

I pensionati hanno 60 giorni dalla scadenza per presentare questa domanda. In caso di esito positivo, l’Inps ripristina l’erogazione delle pensioni e degli eventuali arretrati dal mese successivo alla corretta comunicazione. Il termine ultimo per evitare la revoca definitiva delle pensioni è il 15 settembre. Superata questa data, i pensionati che non hanno inviato la comunicazione rischiano la revoca delle prestazioni.

Questa scadenza riguarda principalmente chi deve comunicare direttamente all’Inps i propri redditi, come coloro che ricevono pensioni integrate al minimo, pensioni legate ai redditi, prestazioni di invalidità e assegni sociali.

Inps, Agenzia delle Entrate e Quota 92

I pensionati che non presentano la dichiarazione dei redditi all’Agenzia delle Entrate devono comunicare la propria situazione reddituale all’Inps entro il 28 febbraio. Tuttavia, se non rispettano questa scadenza, hanno un’ulteriore possibilità fino al 15 settembre per inviare la domanda di ricostituzione.

In questi giorni il tema delle pensioni è particolarmente caldo anche a livello politico: il Governo sta infatti studiano una nuova proposta, che è stata subito ribattezzata Quota 92. La nuova opzione di pensionamento potrebbe finalmente permettere il superamento della controversa Legge Fornero.

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