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Anche a Taranto: case a un euro per rilanciare la Città Vecchia

Il comune ionico cerca di ripopolare e ristrutturare i vecchi palazzi del centro storico

Di: VirgilioNotizie | Pubblicato:

Niente di più economico che comprare una casa al prezzo simbolico di un euro. L’iniziativa intrapresa già da diversi comuni in Italia è stata fatta sua anche da Taranto. L’obiettivo è sempre lo stesso anche qui in Riva allo Ionio: ristrutturare gli stabili abbandonati del centro storico, la pittoresca e caratteristica Città Vecchia i cui palazzi storici sono da tempo in stato di abbandono e degrado.

La Città Vecchia di Taranto caratterizzata dai suoi vicoli ed il suo dedalo di stradine e viuzze, da anni versa in stato di abbandono. La maggior parte dei palazzi, una volta abitati da quasi 40mila persone, oggi versa in stato di degrado, per lo più murati, in pericolo, alcuni a rischio crollo, spesso puntellati con accesso interdetto per questioni di sicurezza. Il centro storico si è via via spopolato con emigrazione dei tarantini verso il borgo.

Da qualche anno si sta cercando di ripopolare la Città Vecchia, riportando strutture e luoghi di aggregazione, prima fra tutti l’Università le cui scienze umanistiche sono state trasferite dalla periferia all’ex Caserma Rossarol. Ora l’obiettivo è quello di ristrutturare i vecchi palazzi e per questo l’amministrazione comunale ha deciso di mettere in vendita alcuni immobili al prezzo simbolico di 1 euro con l’obbligo poi di occuparsi appunto della sua ristrutturazione preservandone la storicità e di stabilircisi.

La procedura sarà completamente trasparente e per questa ragione nelle prossime settimane è prevista la pubblicazione del primo bando pubblico. Dovrebbero essere cinque, almeno inizialmente, gli immobili comunali individuati nel centro storico a rientrare in questa operazione.

Taranto non è la prima città a intraprendere questa iniziativa. Di certo il primo grande centro capoluogo di provincia. Si parlò molto in passato del comune di Salemi in Sicilia, l’idea venne all’allora sindaco Vittorio Sgarbi che arrivò a dimettersi quando sorsero alcune complicazioni sul provvedimento. Sempre in Sicilia, ha funzionato bene l’iniziativa a Gangi, comune in provincia di Palermo, idem a Ollolai, in provincia di Nuoro, che ha utilizzato questo metodo per combattere lo spopolamento e riportare i cittadini e i giovani a vivere all’interno del paese. E poi da Nord a Sud: Borgomezzavalle (Verbano Cusio Ossola), Zungoli (Avellino), Fabbriche di Vergemoli (Lucca), Nulvi (Sassari) e tanti altri.

640x360_c_2_video_1075511_videothumbnail Fonte foto: Mediaset
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