Zanardi, parla il medico: "Le prossime ore saranno cruciali"
Se dovesse aumentare la pressione nella scatola cranica, il campione verrebbe sottoposto a un nuovo delicato intervento
Alex Zanardi potrebbe aver subito una lesione da contusione cerebrale, ovvero un violento colpo al cervello all’interno della scatola cranica, dovuto al terribile impatto che ha causato la frattura delle ossa frontali e della faccia dell’atleta. Questa l’ipotesi più attendibile sulle condizioni del 53enne in seguito al drammatico incidente avvenuto ieri mentre partecipava a una staffetta paralimpica a bordo della sua handbike.
“Adesso il rischio è che si sviluppi un edema cerebrale e per questo motivo le prossime 72 ore saranno critiche”, ha spiegato Quirino Piacevoli, presidente della Società mondiale di Anestesiologia e a capo dell’équipe che si sta occupando dell’atleta, ai microfoni dell’Ansa.
All’interno della scatola cranica di Alex Zanardi è stata impiantanta, con un’operazione di microchirurgia effettuata dai medici del Policlinico Santa Maria alle Scotte di Siena, una sonda che rileva la pressione all’interno della scatola cranica del campione.
“Le prime ore sono decisive per l’evolversi della situazione e se prossimamente dovesse svilupparsi un edema cerebrale si dovrà operare di nuovo“, ha sottolineato l’esperto.
L’induzione dello stato di coma farmacologico procurato all’atleta è stata altresì determinante. “È un’indicazione principe in casi come questo perché il cervello viene messo a riposo per mezzo di una pesante sedazione con barbiturici in attesa di sviluppi”, ha spiegato ancora Quirino Piacevoli.
“Le cellule cerebrali reagiscono al trauma con uno stato edematoso”, dunque è alto il rischio dell’accumulo di un eccesso di liquido all’interno del cranio. “Se non si vuole far soffrire ulteriormente il cervello, bisognerà dargli modo di decomprimersi“.
“Se nelle prossime ore la pressione intracranica dovesse salire, sarà necessario intervenire”, ha osservato il luminare. All’interno della scatola cranica è ora necessario preservare l’equilibrio tra sangue, liquido cerebrospinale e cervello. La comparsa di un edema potrebbe compromettere la circolazione del sangue, causando danni gravi e permanenti.