Acqua di Petrosino vietata perché ha troppi nitrati: cosa dice l'ordinanza e quali sono i rischi per l'uomo
Con un'ordinanza il sindaco di Petrosino ha vietato l'uso dell'acqua corrente per scopi alimentari a causa della presenza troppo elevata di nitrati
Il sindaco di Petrosino ha vietato l’utilizzo dell’acqua corrente perché contiene troppi nitrati. Il primo cittadino del Comune siciliano in provincia di Trapani ha firmato un’ordinanza con la quale viene vietato ai cittadini di utilizzare l’acqua per uso alimentare. Il motivo sarebbe da rintracciare nel fatto che è stata accertata una presenza troppo elevata di nitrati nell’acqua pubblica che, in alcuni casi, possono comportare alcuni rischi per l’uomo.
- L'acqua di Petrosino vietata per usi alimentari
- Una concentrazione di nitrati superiore al limite consentito
- Quali sono i rischi per la salute
L’acqua di Petrosino vietata per usi alimentari
L’ordinanza con cui il sindaco di Petrosino ha vietato l’uso dell’acqua pubblica per scopi alimentari è arrivata dopo che è stata accertata una presenza troppo alta di nitrati all’interno del pozzo 1 dell’acquedotto comunale.
I controlli sono stati eseguiti lunedì 22 maggio da parte del Dipartimento di Prevenzione Servizio Igiene degli alimenti e della Nutrizione dell’Asp di Trapani.
Petrosino, il Comune in provincia di Trapani dove il sindaco ha vietato di utilizzare l’acqua per usi alimentari
Il primo cittadino del Comune siciliano in provincia di Trapani ha chiesto ai cittadini di non utilizzare l’acqua pubblica se non per usi igienici.
Una concentrazione di nitrati superiore al limite consentito
Al momento, non è stato comunicato il termine del divieto. Dal Comune di Petrosino, infatti, hanno fatto sapere che l’ordinanza avrà effetto fino a quando “non sarà accertato il rientro dei parametri chimico-fisici nei limiti di conformità”.
I nitrati, infatti, sono normalmente presenti nell’acqua potabile. Una concentrazione inferiore a 50mg/L, limite massimo fissato in Italia, non comporta nessun rischio per l’uomo.
Nell’acquedotto di Petrosino, tuttavia, è stata rilevata una concentrazione di nitrati superiore a quella consentita. Per questo, il sindaco è stato costretto a emettere l’ordinanza.
Il primo cittadino ha spiegato che “oltre alle criticità strutturali delle falde che hanno prodotto problematiche simili anche nei comuni vicini, tra le cause dell’aumento dei nitrati c’è anche il blocco del pozzo numero 1”.
L’amministrazione comunale, inoltre, ha rassicurato di essere già al lavoro per il ripristino dei parametri di legge all’interno dell’acqua del pozzo.
Quali sono i rischi per la salute
Come accennato, i nitrati nell’acqua non sono tossici per l’uomo se presenti in una concentrazione inferiore al massimo fissato dalla legge. I rischi per la salute sorgono, invece, quando i nitrati si convertono in nitriti potendo, questi ultimi, essere cancerogeni.
Questo avviene quando il nitrato è ingerito in dosi elevate. Una volta ingerito, infatti, il nitrato può essere trasformato in nitrito. Quando il nitrito raggiunge stomaco e intestino, poi, può dare origine alle nitrosammine, considerate cancerogene.
Ne deriva che, solo se introdotte a dosi elevate, queste possono indurre alcuni tumori. Da qui, l’ordinanza del sindaco di Petrosino che a scopo cautelare ha vietato l’utilizzo dell’acqua corrente per usi alimentari.
Le acque potabili sono continuamente sottoposte a rigidi controlli che consentono di individuare in tempo eventuali contaminazioni come accaduto a marzo di quest’anno in provincia di Imperia: a Taggia l’acqua è stata contaminata da un agente tossico. In ogni caso, il ripristino dei parametri avviene in tempi abbastanza rapidi.