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A chi andrà la quota Fininvest di Berlusconi: attesa di Fascina e dei figli per l'apertura del testamento

La data possibile per l'apertura del testamento del Cavaliere potrebbe essere il 26 giugno, tre giorni prima dell'assemblea Fininvest

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C’è una possibile data per scoprire come sarà ripartita l’eredità miliardaria dell’impero di Silvio Berlusconi. Secondo le indiscrezioni raccolte dal ‘Corriere della sera’ il testamento dell’ex leader di Forza Italia potrebbe essere aperto lunedì 26 giugno, dopo due settimane dalla sua morte e a tre giorni dall’assemblea Fininvest.

Le quote in ballo

Al centro dei pensieri dei figli e di Marta Fascina è proprio il destino della quota di controllo della holding di famiglia, detenuta dal Cavaliere. L’ex presidente del Consiglio possedeva il 61,21% delle azioni Fininvest mentre il resto era diviso tra i figli, con quote di circa il 7%.

Fonte foto: ANSA

La famiglia Berlusconi ai funerali del Cavaliere

Della quota di Silvio Berlusconi, due terzi, circa il 40%, va ripartito in automatico ai cinque eredi con l’8% a testa: Eleonora, Barbara e Luigi arriverebbero a totalizzare il 46%, mentre Marina e Piersilvio andrebbero insieme a possedere il 32%.

Non avendo coniugi alla sua morte il Cavaliere aveva il diritto di disporre di un terzo delle sue azioni Fininvest, dunque quasi il 20%, che non si sa ancora a chi andrà. Ed è qui, al di là del resto del patrimonio, che si concentrano le attenzioni della famiglia, compresa Marta Fascina.

L’assemblea Fininvest

Secondo le stime ufficiose, su un’eredità, tutto compreso, di 4 miliardi di euro, gli immobili in totale potrebbero valere 650-700 milioni di euro, mentre le azioni della finanziaria di famiglia possedute dall’ex premier dovrebbero valere intorno ai 3 miliardi di euro. Si tratta dunque della parte più sostanziosa del patrimonio del Cavaliere.

Per questo è probabile che le ultime volontà di Berlusconi possano essere svelate prima dell’assemblea ordinaria della Fininvest, in programma il 29 giugno, con all’ordine del giorno l’approvazione del bilancio e il rinnovo del consiglio di amministrazione.

Dalla finanziaria dipende tutto l’impero del Cavaliere, da Mfe-Mediaset controllata con il 49,5% delle azioni fino a Banca Mediolanum, e dopo la scomparsa del capofamiglia in ballo c’è il riassetto della costellazione delle società.

L’apertura del testamento

Con l’apertura del testamento da parte del notaio Arrigo Roveda dello studio Rlcd di Milano, storico riferimento professionale del gruppo e della famiglia, si saprà a chi saranno destinati e in quali proporzioni i beni dello sconfinato patrimonio lasciato da Berlusconi, comprensivo, oltre che delle società, delle ville, imbarcazioni, opere d’arte e investimenti personali.

Tra i possibili beneficiari della sua eredità potrebbero rientrare anche i fedelissimi della prima ora, da Confalonieri a Galliani, mentre a Marta Fascina potrebbe andare una cifra tra i 50 e i 100 milioni di euro oltre a una parte del patrimonio immobiliare.

silvio-berlusconi Fonte foto: ANSA
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