Voghera, assessore della Lega uccide un uomo: la rabbia della sorella
La rabbia della sorella di Younes El Boussettaoui, il 39enne ucciso a Voghera dall'assessore leghista Massimo Adriatici, intervistata da Rete 4
L’assessore alla sicurezza di Voghera, Massimo Adriatici, è agli arresti domiciliari per aver ucciso un 39enne di origini marocchine, Younes El Boussettaoui. ‘Zona Bianca, programma di Rete 4, ha intervistato la sorella della vittima.
Voghera, assessore della Lega uccide un uomo: la rabbia della sorella
Durante la trasmissione va in onda un servizio che inizia con l’intervista a una donna seduta a un tavolino, all’esterno di un locale.
“Sono la sorella di Younes El Boussettaoui ammazzato ieri, sparato in piazza davanti a tantissime persone. L’assassino si trova a casa sua, dorme bello riposato. Dove è la legge in questa Italia? Me lo spiegate voi? Difesa personale di cosa? Mio fratello non aveva nessuna arma, primo. Secondo: lui (Massimo Adriatici, ndr) è un avvocato, non è un poliziotto. Cosa fa con la pistola carica? Cosa fa?”. Queste le domande che la donna pone alla giornalista che la sta intervistando.
L’inviata le chiede se sapesse che suo fratello dormisse sulle panchine della zona: “Sì, dorme sulle panchine: a volte dorme sulle panchine e noi lo abbiamo portato tante volte a casa. Lui preferisce, si sente più tranquillo a dormire sulle panchine. L’altro giorno l’ha visto mio marito, è venuto a prenderlo”.
Voghera, assessore della Lega uccide un uomo. La sorella in lacrime: “Ha due bambini piccoli”
La sorella ha poi raccontato che spesso ha provato ad aiutarlo: “Abbiamo chiamato i carabinieri a Livorno Ferraris, possono testimoniare. L’abbiamo portato all’ospedale ma è scappato dall’ospedale. I carabinieri di Livorno Ferraris hanno chiamato i carabinieri di Voghera per poter prendere Younes, non perché fa male a qualcuno, è per lui, per difendere mio fratello. Così non dorme per strada, non mangia schifezze”.
Ha poi negato che fosse un molestatore: “Non è vero, non è vero. Ha molestato chi? All’avvocato, per ammazzare mio fratello, cosa ha fatto mio fratello? Aveva un fucile, aveva una pistola in mano mio fratello? Rispondetemi! No, mio fratello non aveva nessuna arma in mano. È stato ammazzato davanti alle persone e questa persona si trova a casa sua. Io voglio sapere se qua in Italia ammazzare o sparare è una cosa legale”.
E ancora, riferendosi ad Adriatici: “Non l’ha picchiato, gli ha sparato: lo ha ammazzato. Ha due bambini mio fratello, ha due bambini. Uno di otto anni e una bambina di cinque. Come fa a stare a casa sua? Dove è la legge? Ma siamo in Italia o in una foresta?“.
Infine: “Io sto arrivando dalla Francia. So solo che mio fratello non c’è più e l’assassino si trova a casa sua a dormire, non è legale e non è giusto. Tutta l’Italia deve sapere che non è legale e non è giusto. Ma cavolo, per una minima cosa la persona va arrestata, questo ha ammazzato e si trova a casa sua”.
Voghera, l’avvocato della famiglia della vittima: “Andava curato, non ucciso”
“Andava curato, non ucciso, perché non faceva male a nessuno ed era malato“. Lo ha spiegato l’avvocato Debora Piazza che con il collega Marco Romagnoli difende i famigliari di Younes El Boussettaoui.
“Non siamo nemmeno stati avvisati dell’autopsia – effettuata ieri, ha spiegato il legale – perché pensavano non avesse parenti che invece sono tutti italiani”.
In Italia risiede il padre (a Vercelli), mentre la sorella e il fratello vivono rispettivamente in Francia e in Svizzera.
La moglie e i due figli della vittima risiedono invece in Marocco.