Vittorio Raso arrestato in Spagna: il potente boss della 'ndrangheta fermato durante un controllo stradale
Il boss Vittorio Raso è stato arrestato in Spagna: era latitante dal 2020, è considerato un personaggio di spicco della 'ndrangheta radicata a Torino
Dopo un blitz della polizia locale, Vittorio Raso – soprannominato “Esaurito” – è stato arrestato a Castelldefels, comune catalano a una ventina di chilometri da Barcellona. Considerato un potente boss della ‘ndrangheta, è stato fermato a un controllo stradale: latitante, aveva con sé dei documenti falsi.
L’arresto
Vittorio Raso, considerato un boss della ‘ndrangheta, è stato arrestato nella serata di martedì 21 giugno dalla polizia di Castelldefels, comune della Catalogna, a circa 20 chilometri da Barcellona.
Secondo quanto riportato da ‘El Pais’, l’uomo è stato fermato nel corso di un controllo stradale di routine: latitante, aveva con sé dei documenti falsi.
È considerato un personaggio di spicco della ‘ndrangheta calabrese radicata a Torino.
Da quanto era latitante
Vittorio Raso era latitante dall’ottobre 2020.
Dopo un primo arresto in Spagna (dopo aver ottenuto protezione a Malaga si era spostato verso Barcellona), infatti, era stato rilasciato dal tribunale dell’Audienca Nacional: il giudice aveva affermato di non avere elementi sufficienti per ordinare il carcere preventivo nei suoi confronti, perché nel verbale a disposizione appariva solo la contestazione di un reato di usura.
La scelta del giudice aveva sorpreso la polizia, che gli aveva invece attribuito diversi reati, tra cui:
- appartenenza a un’organizzazione criminale;
- usura;
- traffico di stupefacenti.
Successivamente, il tribunale ha emesso un nuovo ordine d’arresto nei confronti di Raso, che nel frattempo si era dato alla latitanza.
Adesso, oltre al reato di estorsione (doppio, riferito a due episodi: 2012 e 2016), è anche accusato di traffico di hashish tra Italia e Spagna.
Il sequestro a Torino
Nel gennaio 2022, la polizia italiana aveva invece sequestrato – in un garage di Nichelino, alle porte di Torino – oltre 400 mila euro in contanti, insieme a orologi Rolex e gioielli dal valore di oltre 200 mila euro, un tesoro attribuito proprio a Raso.