Valfurva isolata e in ginocchio: l'appello di Deborah Compagnoni
L'appello dell'ex campionessa di sci Deborah Compagnoni per la "sua" Valfurva
L’ex campionessa di sci Deborah Compagnoni ha deciso di lanciare un appello per salvare la “sua” Valfurva, isolata e in ginocchio a causa di una frana.
Sul “Corriere della Sera”, l’ex atleta ha deciso di porre l’attenzione sulla frana, il Ruinon, che esiste da oltre 30 anni ed è monitorata dal 1997. Deborah Compagnoni ha spiegato: “A oggi, è il fenomeno più pericoloso e potenzialmente distruttivo dell’intera regione Lombardia. Nonostante la gravità della situazione finora nulla è stato fatto”.
In data 22 giugno il peggioramento della frana ha causato la chiusura totale della strada. Il 20 agosto si è staccato un grosso masso e altri massi potrebbero fare altrettanto in qualsiasi momento. Per questo, l’area è stata interdetta, con conseguenze molto negative per il turismo e la sopravvivenza economica dell’area stessa.
L’appello dell’ex campionessa di sci: “Mi chiedo se sia mai possibile in un Paese civile una cosa del genere. Una nazione seria deve avere cura del territorio e metterlo in sicurezza. La Valfurva non merita questo, non merita la morte di un paese, di una comunità, che negli anni si è sacrificata e ha voluto credere nella potenzialità del proprio territorio. Come semplice cittadina e amante di questa valle, chiedo a gran voce che al più presto ci sia l’intervento delle autorità competenti nella realizzazione delle opere necessarie in via definitiva”.
