Vaccino italiano, l'atteso annuncio: quando può arrivare
Dopo le parole del premier, Giuseppe Conte, arrivano quelle di Piero Di Lorenzo, presidente dell'Irbm Pomezia: quando può arrivare il vaccino
Lo aveva detto il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, ma adesso arriva l’annuncio del centro di ricerca Irbm Pomezia: confermata la disponibilità a distribuire le prime dosi del vaccino anti Covid già a dicembre. Lo ha dichiarato il presidente del centro, Piero Di Lorenzo, che sta collaborando con l’Università di Oxford per la realizzazione di un vaccino anti Covid 19 per AstraZeneca. Le sue parole sono state riprese dall’Ansa.
Vaccino italiano, gli step da qui alla produzione
Secondo Di Lorenzo “se non insorgono problematiche improvvise – ha detto nel corso di un’intervista concessa al sito Financial Lounge – è ragionevole pensare che la fase clinica di sperimentazione possa concludersi entro fine novembre o i primi di dicembre“.
“Conclusa la fase 3 – ha proseguito – la palla passa all’Ema (l’Agenzia europea del farmaco, ndr) per l’eventuale validazione”, che in tempi normali richiede fino a 12 mesi. “Ma questi non sono tempi normali” spiega Di Lorenzo, che ricorda come la procedura di validazione sia già incominciata.
Vaccino italiano, il ruolo dell’Ema e le tempistiche
L’Ema, stando a quanto affermato da Di Lorenzo, avrebbe già cominciato la validazione del vaccino Irbm/Oxford proprio per accelerare i tempi. Una volta ottenuto il via libera dall’Ema, il vaccino andrà prodotto e distribuito.
“La distribuzione su scala globale non è proibitiva – ha aggiunto Di Lorenzo -, perché un player come AstraZeneca ha la capacità di produrre 2 miliardi di dosi entro giugno 2021 e ha già cominciato a fabbricare dosi da un paio di mesi”.