USA, crisi del debito, l'allarme della segretaria al Tesoro Yellen: senza un accordo default il 5 giugno
Gli USA sono sull'orlo del default: rimangono pochi giorni ai partiti per trovare un accordo sul tetto del debito
Il conto alla rovescia è cominciato. La segretaria al Tesoro americana Janet Yellen ha posticipato al 5 giugno la data ultima del default degli USA, in caso di mancato accordo sull’aumento del tetto del debito. Quattro giorni in più per permettere ai partiti di venirsi incontro.
- La crisi del debito americano
- Come funziona lo spostamento del tetto del debito
- Biden fiducioso: accordo entro questa sera
La crisi del debito americano
Il Congresso americano sta lavorando ad un accordo per innalzare il tetto del debito. Il presidente Joe Biden e lo speaker della camera e riferimento dell’opposizione in parlamento Kevin McCarthy si sono incontrati per risolvere lo stallo.
L’obiettivo della Casa Bianca è quello di aumentare la possibilità di contrarre debito degli Stati Uniti fino ad arrivare a 31.400 miliardi di dollari. In cambio il partito Repubblicano, che controlla la Camera, chiede un taglio ad alcuni interventi di welfare.
Joe Biden, presidente degli Stati Uniti
Nel frattempo la segretaria al Tesoro Janet Yellen è riuscita a posticipare di quattro giorni il limite massimo perché le due parti possano trovare un accordo. La scadenza è ora fissata al 5 giugno.
Come funziona lo spostamento del tetto del debito
Periodicamente si riparla del tetto al debito americano. A differenza di altri Paesi, come l’Italia, dove una norma simile non esiste, negli USA il parlamento fissa con una legge il massimo di soldi che lo Stato può prendere in prestito.
Quando il partito che controlla entrambi i rami del parlamento esprime anche il presidente, questa procedura non è un problema, ma quando anche solo una delle due camere è controllata dall’opposizione, la situazione si complica.
In questo momento i democratici esprimono il presidente, Joe Biden, e controllano il Senato, mentre i repubblicani hanno in mano la Camera. Per poter continuare a prendere soldi in prestito quindi la Casa bianca deve trovare un compromesso.
Se non dovesse riuscirci, lo Stato non potrebbe indebitarsi ulteriormente. Questo significa tagli radicali alla spesa pubblica, inclusi gli stipendi dei dipendenti federali. Inoltre esiste la possibilità che gli USA non possano pagare i propri creditori, andando in default.
Biden fiducioso: accordo entro questa sera
Questo scenario sembra però quasi scongiurato. Il margine che divide le due parti è di soli 70 miliardi su oltre 31 mila, e il presidente Biden è fiducioso di poter arrivare a un accordo entro la serata di sabato.
I repubblicani hanno chiesto, in cambio del loro voto favorevole, un netto taglio alla spesa pubblica che ha finanziato gli interventi di welfare che hanno caratterizzato i primi due anni dell’amministrazione democratica.