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Ue, "riconoscere i genitori gay in tutti i Paesi": arriva il certificato europeo di genitorialità

Per la Commissione Ue le persone dello stesso sesso e i loro figli devono essere riconosciuti come una famiglia in tutti gli Stati membri dell'Unione

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I genitori dello stesso sesso e i loro figli dovranno essere riconosciuti come una famiglia in tutti gli Stati membri dell’Unione europea. È la proposta di regolamento presentata dalla Commissione Ue al fine di armonizzare le norme di diritto internazionale privato sulla genitorialità in tutti i Paesi membri dell’Unione europea.”Sono orgogliosa delle nuove norme che presentiamo sul riconoscimento della genitorialità nell’Ue” ha dichiarato la presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen.

La proposta della Commissione Ue

Come spiega Bruxelles, in una nota diffusa dall’agenzia Ansa, “la proposta è incentrata sull’interesse superiore e sui diritti del bambino”.

La commissione Ue spiega inoltre che “la genitorialità stabilita in uno Stato membro dovrebbe essere riconosciuta in tutti gli altri Stati membri, senza alcuna procedura speciale”, incluso il riconoscimento per i “genitori dello stesso sesso”.

Sono circa 2 milioni i bambini che si vedono negare il rapporto giuridico con i genitori” quando “la famiglia si trasferisce in un altro Stato membro che non riconosce la genitorialità precedentemente stabilita dal Paese membro di origine. Questa situazione non è accettabile per la Commissione Ue” ha rimarcato il commissario Ue per la Giustizia, Didier Reynders, presentando la proposta per il riconoscimento della genitorialità e dei genitori gay in tutta l’Unione.

Il dibattito

La proposta della Commissione guidata da Ursula von der Leyen apre il dibattito sulla genitorialità in Italia. “La Commissione europea muove i primi passi per armonizzare a livello Ue i diritti di tutti i figli e di tutte le famiglie, comprese quelle formate da genitori LGBTI+”, afferma Matteo Di Maio, coordinatore del tavolo LGBTI+ di Più Europa.

Siamo d’accordo, aggiunge, “con l’approccio adottato dalla Commissione e denunciamo ancora una volta le leggi italiane che discriminano tra famiglie di serie A e famiglie di serie B“.

Ursula von der LeyenFonte foto: ANSA
Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, e la Presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen

“Chi è genitore in un Paese europeo deve essere genitore in tutta l’Unione europea. Siamo orgogliosi per la proposta di regolamento annunciata dalla Commissione europea” ha osservato Tiziana Beghin, capodelegazione del Movimento 5 stelle al Parlamento europeo.

No di Fratelli d’Italia

Sulla proposta di regolamento presentata dalla Commissione europea arriva il “no” secco di Fratelli d’Italia, il partito del presidente del Consiglio, Giorgia Meloni.

La proposta di regolamento presentata dalla Commissione europea per il riconoscimento dei genitori gay in tutta l’Unione Europa, sottolinea l’eurodeputato Vincenzo Sofo, “conferma quanto noi di Fratelli d’Italia avevamo preannunciato e denunciato, ossia la volontà di utilizzare il grimaldello della libertà di circolazione come arma per scavalcare i governi nazionali nella definizione delle politiche famigliari al fine di imporre l’agenda Lgbt“.

Di recente, hanno fatto discutere le parole del presidente dei senatori di Fratelli d’Italia Lucio Malan in merito all’omosessualità e ad alcuni passaggi contenuti nella Bibbia.

Ursula von der Leyen Fonte foto: ANSA
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