Ucciso a coltellate mentre passeggia lungo l'Arno: è giallo
Un uomo è stato trovato morto lungo l'Arno in provincia di Pisa, ancora da rintracciare autore e motivi dell'omicidio
Un cinquantenne di Fucecchio, comune in provincia di Firenze, è stato trovato morto a Castelfranco di Sotto, in provincia di Pisa, lungo l’argine dell’Arno, con diverse coltellate sul corpo. Come riporta Ansa, la vittima si chiamava Roberto Checcucci, un uomo solitario, celibe e disoccupato, che viveva insieme ai genitori in un’abitazione nel centro della cittadina in provincia di Firenze e che amava fare lunghe passeggiate, in una di queste avrebbe trovato la morte.
Gli inquirenti non hanno ancora formulato un’ipotesi su chi possa essere l’assassino e quale possa essere il movente. Il corpo di Checcucci è stato trovato in una pozza di sangue da un passante in una zona del lungofiume molto frequentata da runner e famiglie, non troppo distante dall’abitazione della vittima.
Ucciso a coltellate mentre passeggia lungo l’Arno: le riscostruzioni
Secondo le prime ricostruzioni dei carabinieri del reparto operativo pisano, la vittima sarebbe arrivata nel luogo dove è stato rinvenuto alle 10.30 di domenica, in una delle sue lunghe passeggiate. Casa sua dista dal punto del ritrovamento circa sei chilometri, a circa un’ora e mezza di strada a piedi, tempistiche compatibili con la scoperta del cadavere.
I militari dell’Arma sono risaliti all’identità della vittima incrociando i dati a loro disposizione con le denunce di scomparsa effettuate negli ultimi giorni in Toscana. I familiari hanno segnalato la sparizione del 50enne non vedendolo più tornare a pranzo dalla sua passeggiata cominciata alle 7.30 del mattino.
L’uomo sarebbe stato colpito più volte con un coltello, o un’arma da taglio, in diverse parti del corpo, ma due sarebbero stati i fendenti fatali sul collo a provocarne la morte.
Per la natura schiva e solitaria di Checcucci sarà difficile da parte degli investigatori scavare nella sua vita privata. La vittima non era sposato e non possedeva nemmeno un cellulare. I carabinieri non hanno ancora tracciato una pista ben precisa da seguire. Al momento non è stato individuato alcun testimone e si attende il risultato dell’autopsia per ricavare qualche elemento utile al caso.
L’ipotesi attuale è che il 50enne abbia incontrato il suo assassino sull’argine dell’Arno, ma non è ancora chiaro se fosse una sua conoscenza o se il delitto sia nato da un incontro occasionale diventato per motivi ignoti un’aggressione letale.