Torino, la protesta degli studenti diventa violenta: poliziotti feriti e l'assalto alla sede di Confindustria
Feriti a Torino durante il corteo studentesco di protesta contro l'alternanza scuola-lavoro: nel mirino la sede di Confindustria
Caos a Torino: il corteo degli studenti ha visto momenti di forte tensione. I giovani stanno protestando per l’alternanza scuola-lavoro, e per le nuove linee guida della maturità. Nel corso della mattinata di venerdì, in piazza, sono apparsi striscioni di contestazione. Intorno alle 11, riferisce Il Corriere della Sera, si è registrato un primo tentativo di assalto alla sede di Confindustria.
Torino, corteo di studenti assalta la sede di Confindustria: ci sono feriti tra le forze dell’ordine
Sono stati circa una ventina i ragazzi che sono riusciti ad aprire parzialmente il cancello di via Vela. Tutti incappucciati, hanno provato a fare irruzione ma sono stati fermati dalle forze dell’ordine. Durante le tensioni, i manifestanti hanno scagliato uova piene di vernice rossa ed hanno colpito i militari, riparatisi grazie agli scudi, con aste e bastoni.
Torino, gli striscioni di protesta degli studenti
Dal corteo sono anche stati lanciati fumogeni e petardi contro la palazzina di Confindustria. Inoltre sono stati bruciati manifesti con i simboli dell’organizzazione rappresentativa delle imprese manifatturiere e di servizi italiani.
Nel corso dei tafferugli, sette persone delle forze dell’ordine (sei carabinieri e un poliziotto) sono rimasti feriti. Per un funzionario del commissariato Centro è stato necessario il trasferimento in ospedale per via di un taglio sulla fronte, mentre un ufficiale dei carabinieri ha ricevuto dei medicamenti sul posto a causa di una bastonata in testa. Altri 4 militari dell’Arma sono rimasti contusi durante le proteste che hanno avuto luogo in via Vela.
Torino, gli studenti chiedono l’abolizione dell’alternanza e salari per gli stage
“Vi diamo tre settimane poi torneremo a occupare le nostre scuole. Studenti e lavoratori uniti per lo sciopero generale. Se non cambierà, lotta dura sarà. Vogliamo che un rappresentante del Ministero scenda a dare risposte”. Queste le parole perentorie degli studenti che si sono dati appuntamento per protestare davanti alla sede del Miur in corso Vittorio Emanuele II.
Presente anche il leader No Pass Marco Liccione. In questo caso le forze dell’ordine non hanno concesso al corteo di avviarsi verso il controviale. Così i contestatori hanno fatto sosta nel viale centrale, tenuti a bada da un corposo cordone di polizia e carabinieri.
“Siamo tantissimi, siamo un esempio per il resto d’Italia. Questa piazza non è la fine ma una svolta in una protesta che va avanti””, affermano alcuni degli studenti che venerdì mattina si sono ritrovati in piazza XVIII Dicembre. Ad ingrossare il corteo sono giunti gruppi dalle diverse scuole occupate di Torino. Un centinaio di ragazzi sono arrivati da Pinerolo, altri dalla Valsusa.
Tra i cartelli spuntati durante la manifestazione anche quello Lorenzo, giovane morto a Udine, e di Giuseppe, deceduto nelle Marche (entrambi venuti a mancare mentre svolgevano degli stage).
La richiesta degli studenti è che venga abolita l’alternanza, obbligatoria in tutte le scuole, sostituita da nuove modalità di stage che prevedano salari e diritti sindacali.