Spunta l'audio sessista di Pietro Pinna candidato alle elezioni Regionali in Sardegna con il centrodestra
Il candidato presidente del centrodestra alle elezioni regionali in Sardegna, Paolo Truzzu, ha preso le distanze dagli audio sessisti di Pietro Pinna
In Sardegna scoppia il caso politico attorno alle frasi sessiste su Pietro Pinna, candidato consigliere del centrodestra alle Regionali. A pochi giorni dalle elezioni del 25 febbraio, nella corsa della coalizione a sostegno dell’attuale sindaco di Cagliari, Paolo Truzzu, irrompe l’audio del carabiniere in pensione, nel quale parla di belle donne in minigonna che dovrebbero essere d’aiuto per la campagna elettorale.
- L'audio sessista
- La replica di Pietro Pinna
- La reazione del candidato del centrodestra alle Regionali in Sardegna
L’audio sessista
Come riportato da L’Unione Sarda, il candidato gallurese al consiglio regionale, nella lista della Dc di Rotondi, parla in un audio su Whatsapp del suo tour nei paesi in compagnia di sei donne “molto belle che mi sostengono durante i miei incontri con le persone”.
“Se ti presenti da solo – dice nel vocale inviato a un conoscente – sei un cane bastonato che parla. Invece con queste sei mie amiche, molto belle. Due sono vestite in pantaloni in pelle e stivali, due in minigonna e due leopardate, con delle camicie belle aperte che fanno un bel vedere“.
Il candidato del centrodestra alla presidenza della Regione Sardegna, Paolo Truzzu
La replica di Pietro Pinna
Audio che hanno fatto il giro delle chat in Sardegna provocando le reazione indignate dei partiti di opposizione e non solo. Ma nonostante la bufera, Pinna minimizza definendo “una goliardata” le sue frasi sessiste, che qualcuno avrebbe diffuso “forse perché hanno visto il consenso che sto riscuotendo”.
“Sì, quegli audio li ho inviati io a un amico. Ma era uno scherzo” si è difeso l’ex militare, definendosi “una persona ironica che da sempre scherza con gli amici, rispettando chiunque. Quanto alle donne, sono tante le sostenitrici che mi stanno supportando in questa fase pre voto. Mai mi permetterei di oltraggiarne la figura”.
Sui vocali sessisti, dunque, nessun pentimento: “La parte offesa sono io – dice Pinna – erano contenuti inviati a uno che pensavo fosse amico, ma amico non era”.
La reazione del candidato del centrodestra alle Regionali in Sardegna
Le frasi sessiste negli audio inviati da Pietro Pinna sono state definite “una vergogna assoluta” dalla candidata alla presidenza della Regione Sardegna con il campo largo di sinistra, Alessandra Todde, ma anche il candidato di centrodestra Paolo Truzzu si è affrettato a prendere le distanze dai commenti dell’esponente iscritto in una delle liste a suo sostegno.
“Parole inaccettabili, pronunciate da chi si sottopone al giudizio degli elettori per amministrare la Sardegna. E soprattutto inaccettabili per l’uso vergognoso del corpo della donna come merce elettorale” le ha bollate Truzzu.
“In questo campo mi considero al di sopra di ogni sospetto – aggiunge – avendo una splendida famiglia composta da tre donne (moglie e due figlie) e avendo una donna eccezionale come capo di partito, oltre ad aver presentato una squadra di candidate di qualità che mi sostiene in questa competizione elettorale”.
“Prendo le distanze con decisione da questo inqualificabile comportamento e sono certo che i sardi sapranno distinguere le responsabilità personali dalle ridicole strumentalizzazioni, queste sí un insulto all’intelligenza degli elettori” conclude il candidato del centrodestra unito.