Speaker Camera Usa Mike Johnson nella bufera: "Impero romano caduto per omosessualità", pioggia di critiche
Il nuovo speaker della Camera Usa, Mike Johnson, nella bufera per alcune sue dichiarazioni contro gli omosessuali
Eletto appena pochi giorni fa, è già bufera sul nuovo speaker della Camera Usa, Mike Johnson. Sono infatti riemerse delle frasi contro gli omossessuali pronunciate da Johnson in una intervista di alcuni anni fa, in cui tra le altre cose sosteneva che l’impero romano fosse caduto anche a causa del “dilagante comportamento omosessuale che era consentito”.
Speaker Camera Usa nella bufera
Pioggia di critiche sul nel eletto speaker della Camera Usa, Mike Johnson, dopo che la Cnn ha rivelato che prima di entrare in politica aveva collaborato con un gruppo anti-gay il cui scopo era “convertire gli omosessuali“.
Deputato dal 2016, repubblicano ultraconservatore, Johnson ha collaborato come avvocato fino al 2013 con il gruppo anti-gay Exodus.
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Lo ha rivelato la Cnn che ha pubblicato un’intervista radiofonica di Johnson risalente al 2008 che contiene diversi passaggi con gli omossessuali.
“Impero romano caduto per omosessualità”
Nell’intervista Mike Johnson sosteneva tra le varie cose che “la caduta dell’impero romano non è stata causata solo dalla depravazione della società e dalla mancanza di moralità ma anche dal dilagante comportamento omosessuale che era consentito”.
Non solo. Convinto che “gay non si nasca ma lo si diventi” il nuovo speaker della Camera statunitense aveva detto anche che “il matrimonio tra persone dello stesso sesso è equiparabile a sposare il proprio animale domestico“.
Chi è Mike Johnson
Avvocato di 51 anni, repubblicano ultraconservatore, Mike Johnson è deputato al Congresso Usa dal 2016, eletto in Louisiana.
Ritenuto vicino all’ex presidente Donald Trump, è noto per le sue posizioni anti-abortiste e anti-gay, ma anche per quelle contro gli aiuti all’Ucraina nella guerra con la Russia.
È stato eletto speaker della Camera Usa il 25 ottobre scorso, dopo 20 giorni di impasse, al posto di Kevin McCarthy, sfiduciato dall’ala più radicale del partito repubblicano.
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