Sedicenni investite, padre di Gaia contro Genovese: le sue parole

Il padre di Gaia, una delle ragazze vittime dell’incidente di Corso Francia a Roma, ha parlato della sentenza con cui è stato condannato l’autore dell’omicidio stradale Pietro Genovese. Edward Von Freymann, questo il nome del padre della sedicenne, ha dichiarato in un’intervista alla Stampa: “Mia figlia mi manca ogni istante della mia vita. Mi sento e mi sentirò sempre mutilato”.

“Nelle settimane successive all’incidente – ha ricordato l’uomo – all’enorme dolore per la sua morte si è aggiunta una sofferenza indicibile, dovuta alla pubblicazione di notizie surreali sul suo conto. È stato detto che era avventata, che lei e Camilla si erano tuffate sotto l’auto in una zona senza strisce pedonali, con il semaforo rosso, scavalcando il guard-rail. Ho sempre saputo che era tutto falso. Io ho avuto un incidente gravissimo in moto e oggi vivo su una sedia a rotelle. Mia figlia era terrorizzata dalle auto. Perfino esagerata nella sua prudenza”.

In merito alla ricostruzione dei fatti della sentenza, l’uomo si è detto soddisfatto: “Volevo soprattutto che a Gaia e Camilla non fossero addossate responsabilità che non avevano”. Rispetto agli atti del processo “sono rimasto allibito osservando i video delle auto che sfrecciavano su corso Francia prima dell’incidente”.

Parlando dell’ipotesi di una pena più alta, l’uomo ha detto: “Il fatto è oggettivamente gravissimo. Ma è impossibile quantificare in termini di pena la vita spezzata di due sedicenni. Per me era importante che si ricostruisse la verità”.

Il “ragazzo che guidava l’auto”, ha detto il padre di Gaia sferrando un attacco a Pietro Genovese, “è giovane e ancora immaturo. Non ha dimostrato pentimento, ma spero che un giorno prenderà coscienza di cosa è successo”.

Per la famigli, infine, a è in arrivo un indennizzo economico: “Mia figlia continuerà a vivere nelle vite dei tanti ragazzi che aiuteremo: abbiamo un progetto, ancora in via di definizione, molto ambizioso”.

Fonte foto: ANSA