Scontri tra Armenia e Azerbaigian, Yerevan chiede l'aiuto di Putin: cosa può fare ora il presidente russo
L'Armenia ha deciso di chiedere aiuto a Putin per il conflitto con l'Azerbaigian in virtù del Trattato di amicizia, cooperazione e mutua assistenza
Nuova escalation fra Armenia e Azerbaigian. Yerevan ha affermato che diverse città vicino al confine con l’Azerbaigian, tra cui Jermuk, Goris e Kapan, sono state bombardate nelle prime ore di martedì 13 settembre, definendo quella di Baku una “provocazione su larga scala”. Accuse respinte dall’Azerbaigian, secondo il quale sarebbe stata l’Armenia ad attaccare per prima.
Il bilancio delle vittime
Il primo ministro armeno Nikol Pashinyan ha accusato l’Azerbaigian di aver attaccato le città armene perché Baku non vuole negoziare lo status del Nagorno-Karabakh, enclave situata nel sud-est dell’Azerbaigian a maggioranza etnica armena al centro di una disputa fra i due Paesi del Caucaso.
Attualmente, ha aggiunto, secondo il ministero della Difesa, “sono 49 persone le persone rimaste uccise negli attacchi, ma questa non è la cifra finale”, ha detto in parlamento durante un discorso di emergenza.
Yerevan chiede l’aiuto della Russia
Stati Uniti e Russia hanno chiesto ai due Paesi di interrompere le ostilità. Nel frattempo, secondo quanto riportato dall’agenzia Ansa, in virtù del Trattato di amicizia, cooperazione e mutua assistenza tra Armenia e Russia, il Consiglio di sicurezza armeno ha deciso di rivolgersi e chiedere aiuto a Mosca.
“È stata presa la decisione di appellarsi formalmente alla Federazione Russa al fine di attuare le disposizioni del Trattato di amicizia, cooperazione e mutua assistenza“.
Ci sarà anche un appello all’Organizzazione del Trattato di sicurezza collettiva (Otsc) e al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite in relazione all’aggressione contro il territorio sovrano dell’Armenia, ha annunciato il governo armeno.
Il presidente azero Ilham Aliyev e il primo ministro armeno Nikol Pashinyan accolti dal presidente del Consiglio europeo, Charles Michel
In pratica, secondo il trattato, un attacco all’Armenia sarebbe considerato un attacco alla Russia e viceversa. In passato, l’Unione Sovietica ha firmato trattati simili con i suoi alleati dell’Europa orientale, nonché con alcuni Paesi del Medio Oriente, come la Siria.
Guai per la Russia di Putin, che vedrebbe così aprirsi un altro fronte oltre a quello in Ucraina.
La replica di Baku
L’Azerbaigian, che ha accusato l’Armenia di svolgere attività di intelligence lungo il confine e di spostare armi, ha affermato che le sue posizioni militari sono state attaccate dalle truppe di Yerevan.
I media azeri hanno riferito che un accordo di cessate il fuoco è stato infranto quasi immediatamente dopo essere stato applicato nelle prime ore di martedì 13 settembre.