Sciopero nazionale del 20 maggio: disagi in tutta Italia, chi si ferma e per quanto
Si fermano i trasporti, la sanità e la scuola per protestare contro la guerra tra Russia e Ucraina e le spese militari approvate dal governo Draghi
L’Italia si ferma per 24 ore. Nella giornata del 20 maggio è infatti previsto lo sciopero generale di tutte le categorie e settori del lavoro dipendente per manifestare controla guerra in Ucraina e l’invio di armi nel Paese. Oltre a mobilitazioni in piazza nelle principali città italiane (Roma, Milano, Bergamo, Bologna, Cagliari, Catania, Firenze, Genova, La Spezia, Messina, Palermo, Pisa, Reggio Emilia, Taranto, Torino, Trieste, Venezia), ci sarà lo stop dei mezzi di trasporto pubblico locale, della sanità e della scuola.
- Perché il 20 maggio 2022 è stato indetto lo sciopero generale
- Chi sciopera il 20 maggio: tutti i disagi per la popolazione
- Manifestazioni nelle principali città italiane, traffico a rischio
Perché il 20 maggio 2022 è stato indetto lo sciopero generale
Le sigle Cub, Sgb, Usi Cit, Cobas, Unicobas, Adl, Usi, Si Cobas e Slai Cobas hanno indetto lo sciopero del 20 maggio per chiedere l’immediato cessate il fuoco e l’apertura di trattative per “una pace giusta e duratura”. Condannando l’invasione dell’Ucraina e le minacce di Vladimir Putin all’Occidente, i sindacati sottolineano di essere contro la Nato e le sue “politiche espansionistiche in Europa”, che “hanno fornito il pretesto alle mire neoimperiali” del presidente russo.
“Siamo contro il riarmo generalizzato“, viene fatto sapere in un comunicato stampa. E soprattutto “contro l’economia di guerra imposta dal governo Draghi attraverso carovita, privatizzazioni e licenziamenti”, a cui fare fronte con la tassazione degli extraprofitti energetici, il recupero dell’evasione fiscale e la riduzione delle spese militari.
Pendolari in attesa dei mezzi pubblici durante uno sciopero a Roma.
Chi sciopera il 20 maggio: tutti i disagi per la popolazione
Di seguito la lista dei servizi e dei settori che si fermano per 24 ore.
- Sanità. Sono comunque garantiti i servizi essenziali di assistenza sanitaria d’urgenza e il Pronto soccorso, il 118, le unità coronariche, le terapie intensive e l’attività chirurgica programmata e d’urgenza.
- Scuola. Aderisce tutto il personale docente e non docente.
- Trasporto aereo. Sono assicurati i voli nelle fasce di tutela dalle 7 alle 10 e dalle 18 alle 21.
- Trasporto pubblico locale. Rimangono le fasce di garanzia, consultabili sui siti delle singole aziende. Per l’Atm di Milano il servizio non è garantito dalle 8.45 alle 15 e dopo le 18, per l’Atac di Roma invece dalle 8.30 alle 17 e dalle 20 a fine servizio diurno.
- Trasporto su rotaia. I treni a lunga percorrenza non subiscono sostanziali modifiche, mentre sono garantiti i servizi essenziali regionali nelle fasce dalle 6 alle 9 e dalle 18 alle 21. Qua i dettagli sullo sciopero dei treni e le tratte garantite.
Manifestazioni nelle principali città italiane, traffico a rischio
Lo sciopero generale del 20 maggio 2022 causa dunque una giornata di disagi in tutta Italia, in particolare per i pendolari. E chi si muove con mezzi privati potrebbe dover fare i conti con l’aumento del traffico, anche a causa delle manifestazioni nelle principali piazze italiane. Le più grandi sono quelle di Roma e Milano, con cortei in partenza da piazza della Repubblica e da largo Carioli.