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Sanità, firmato il nuovo contratto: aumenti in busta paga per 550mila dipendenti pubblici. Ecco cosa cambia

La firma sul contratto 2019/2021 di tutti i dipendenti della Sanità pubblica è arrivata: cosa prevede l'intesa raggiunta dopo ore di trattative

Di: VirgilioNotizie | Pubblicato:

Sottoscritta l’ipotesi di rinnovo del contratto nazionale dei lavoratori del comparto sanità. L’accordo è stato firmato nella tarda serata di mercoledì 15 giugno dall’Aran, l’agenzia per la rappresentanza sindacale delle pubbliche amministrazioni, e dalle organizzazioni sindacali Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Fpl, Fials, Nursind e Nursing Up.

“Un risultato importante e atteso da tempo”, si legge nella nota congiunta dei sindacati, diffusa dopo 12 ore di trattative. Il prossimo step prevede che il contratto venga trasmesso dall’Aran al Comitato di Settore per un parere, al Governo per eventuali osservazioni e alla Corte dei Conti per la certificazione dei costi.

I risultati raggiunti

Ciò che più ha lasciato soddisfatte le rappresentanze sindacali è l’importante riconoscimento sul fronte economico: secondo l’accordo infatti l’aumento minimo medio lordo mensile è pari a 90 euro. Ma i risultati non si fermano lì: sono previste anche indennità specifiche di categoria.

L’ipotesi di contratto è relativa al periodo 2019/2021 e interessa 545mila lavoratrici e lavoratori della Sanità pubblica del Servizio sanitario nazionale. Oltre ai medici e agli infermieri, tra i destinatari dell’intesa vi sono anche le ostetriche, i ricercatori e il personale amministrativo.

Come evidenziato dai sindacati, si tratta di “un punto di partenza per un effettivo rilancio del Servizio sanitario, che dovrà passare adesso da maggiori risorse e da assunzioni stabili”. Il segretario nazionale di Nursid, Andrea Bottega, ha precisato che l’obiettivo era riuscire a chiudere il contratto “nel più breve tempo e nel miglior modo possibile”.

Secondo il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, adesso “si apre una stagione nuova per il riconoscimento del lavoro nella sanità pubblica del nostro Paese”.

I punti salienti del nuovo contratto

Complessivamente le risorse legate al rinnovo del contratto ammontano a 241,6 milioni di euro. I fondi saranno utilizzati per finanziare l’indennità del personale assegnato ai servizi di pronto soccorso, il trattamento accessorio e anche il nuovo ordinamento professionale, con gli aumenti in busta paga.

Parallelamente, vengono previsti “incarichi di posizione elevati” con bonus di indennità da 10mila a 20mila euro. Tali posizioni saranno assegnati attraverso concorso pubblico.

In generale, tra i punti più importanti del nuovo contratto, compaiono la riforma dell’ordinamento professionale, il nuovo sistema di incarichi, i differenziali stipendiali, la riqualificazione del sistema indennitario, il rafforzamento delle relazioni sindacali, il regolamento al ricordo allo smart working e il miglioramento delle modalità di fruizione di permessi o congedi.

Le tempistiche per gli aumenti degli stipendi

Nonostante l’intesa raggiunta, gli aumenti in busta paga non saranno immediati. Prima occorrerà attendere il via libera definitivo di Ragioneria e Corte dei Conti per la certificazione dei costi.

Secondo le previsioni del Sole24Ore, gli aumenti, gli arretrati e le indennità Covid dovrebbero arrivare a tutti i dipendenti della Sanità pubblica non prima dell’autunno.

contratto-sanita Fonte foto: Getty Images
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