Libia, torna libero Saadi Gheddafi: perché è stato in carcere 7 anni
Saadi Gheddafi, figlio di Muammar ed ex giocatore di Perugia, Udinese e Sampdoria, è tornato in libertà dopo 7 anni di carcere: di cosa era accusato
Libero. Dopo 7 anni, Saadi Gheddafi, il terzogenito del dittatore Muammar, è stato scarcerato. A bordo di un aereo privato ha immediatamente lasciato la Libia, volando verso un altro Paese. Lo ha annunciato il governo di unità nazionale, insediatosi lo scorso marzo con l’appoggio delle Nazioni Unite, sottolineando il suo impegno “a rilasciare tutti i prigionieri secondo le decisioni dei tribunali, senza eccezioni”, nello spirito di una “riconciliazione nazionale inclusiva”.
Libia, torna libero Saadi Gheddafi: dalla Serie A al carcere
Saadi Gheddafi è conosciuto in Italia soprattutto per il suo passato da calciatore: ha vestito, in Serie A, le maglie di Perugia, Udinese e Sampdoria. Inoltre, è stato azionista di Juventus, Roma e Triestina, oltre a ricoprire il ruolo di presidente della Federazione calcistica libica (della sua Nazionale, invece, è stato il capitano).
Una vita glamour, da calciatore e da playboy, che cambia nel febbraio 2011, quando una rivoluzione nel Paese spodesta il padre Muammar, al potere da oltre 40 anni. Quindi la fuga, l’esilio in Niger, l’estradizione, la prigionia, l’umiliazione e la tortura.
Libia, torna libero Saadi Gheddafi: perché è stato in carcere 7 anni
Nel 2015 è stato diffuso un video che vede protagonista Saadi Gheddafi con una benda sugli occhi, mentre viene schiaffeggiato e torturato.
I suoi piedi vengono infilati in una sorta di cavalletto e un uomo barbuto inizia a picchiarne le piante con un bastone.
In prigione Saadi, oggi 47enne, ci era finito con l’accusa di essere responsabile dell’omicidio nel 2005 di un ex allenatore della squadra di calcio Al-Ittihad di Tripoli, Bachir Rayani.
La Corte d’appello di Tripoli lo ha assolto nel 2018, ma lui è rimasto comunque in carcere, in attesa del processo per il suo presunto coinvolgimento nella (vana) repressione della rivolta che ha posto fine al regime del padre.
Secondo l’Ansa, non è chiaro se queste accuse siano state ritirate. Fatto sta che, dopo 7 anni, Gheddafi è riuscito a lasciare la Libia.
La conferma della scarcerazione è arrivata anche via Twitter, con un post del primo ministro libico Abdul Hamid Dbeibeh: “Non possiamo andare avanti senza raggiungere la riconciliazione o stabilire uno Stato senza ottenere giustizia, far rispettare la legge, rispettare il principio della separazione dei poteri e seguire le procedure e le sentenze giudiziarie. Su queste basi oggi è stato rilasciato il cittadino Saadi Gheddafi, in attuazione del suo ordine di scarcerazione emesso dalla Procura” tre anni fa.
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