Russiagate, Zanda contro Salvini: chieste le dimissioni
Il tesoriere del Pd Luigi Zanda ha chiesto le dimissioni da ministro dell'Interno di Matteo Salvini
Luigi Zanda, tesoriere del Partito Democratico, entra “a gamba tesa” su Matteo Salvini dopo l’esplosione del caso Russiagate.
Nel corso di un’intervista concessa a “La Repubblica”, Zanda ha dichiarato: “Non è assolutamente opportuno, anzi è improprio, che Salvini continui a fare il ministro dell’Interno. Se in Gran Bretagna, in Francia, in Germania o in Spagna un ministro dell’Interno si trovasse coinvolto in una vicenda così nera e così equivoca, mi chiedo se rimarrebbe al suo posto un minuto di più”.
Il tesoriere del Pd ha, poi, dichiarato: “Stupisce che Salvini non comprenda che spiegare in Parlamento, dimostrare che la registrazione è un atto ribaldo di Savoini e che né lui né la Lega c’entrano nulla, è nel suo interesse personale e politico. Salvini dovrebbe portare in giudizio Savoini, querelarlo e chiedergli i danni economici. Non dovrebbe tollerare che Savoini vada dicendo che non ci sono prove, che non ci sia stato un passaggio di soldi. Quando si fanno operazioni di questa natura, è chiaro che si fa il possibile per non lasciare in giro tracce”.