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Rivoluzione mobilità: dal noleggio auto a medio termine all'elettrico, le strategie per superare la crisi

La crisi dei microchip, le fabbriche chiuse: il settore dell’automotive deve fare di necessità virtù e proporre nuove soluzioni di mobilità

Di: VirgilioNotizie | Pubblicato:

Crisi profonda. Gli ultimi due anni sono stati un incubo per il settore dell’automotive, che tra pandemia e guerra in Ucraina – e quindi con la crisi delle materie prime – ha visto il suo fatturato decrescere in maniera impressionante. Lo testimonia uno studio di Mediobanca, che ha analizzato 215 multinazionali: solo il settore aeronautico ha registrato una perdita maggiore tra il 2019 e il 2021, bilanci alla mano (-22,4% contro il -2,6%).

Crisi dei microchip, come ha influito la pandemia sull’automotive

Il primo stop pesante per il settore dell’automotive è stata una conseguenza della pandemia, ossia la chiusura delle fabbriche. Con i lavoratori costretti a stare a casa, si sono accumulati ritardi nella produzione e tempi di attesa lunghi. Discorso che si interseca con la crisi dei microchip: l’automotive, da solo, è il settore che ne acquista l’8%. Con un taglio della produzione a causa del Covid, le compagnie hanno disdetto gli ordini: i microchip sono stati ‘dirottati’ per creare smartphone e pc, e adesso quelli a disposizione sono scarsi. Senza dimenticare che uno dei gas necessari per la lavorazione dei microchip è il neon, di cui l’Ucraina è leader mondiale con il 70% di produzione.

Nuove strategie di mobilità per ottimizzare costi

In questo quadro di incertezza sono indispensabili nuove strategie di mobilità che consentano alle persone che hanno bisogno di un’auto di risparmiare, usandola comunque come un mezzo proprio. Veicoli magari green, per cercare di pesare il meno possibile sull’ambiente. Il noleggio auto potrebbe rappresentare la soluzione ideale, perché si svincola dal concetto di possesso.

Possedere un veicolo, infatti, implica costi accessori come la manutenzione, l’assicurazione, i tagliandi. Con il noleggio, invece, non si parla di possesso del veicolo, bensì di uso: si ha pertanto a disposizione un veicolo efficiente, controllato e performante senza doverlo acquistare. Non servono investimenti, basta il pagamento di una rata fissa (o concordata) per avere tutti i servizi inclusi.

Noleggio a lungo termine e noleggio a medio termine: le differenze

Ci sono tre tipi di noleggio: a breve termine, a medio termine e a lungo termine. Il primo è la tipologia più comune, si riferisce all’uso di una vettura per un periodo compreso tra 1 giorno e massimo 30 giorni. Solitamente è la modalità usata da chi va in vacanza e ha bisogno di un mezzo, senza che voglia/possa usare il trasporto pubblico locale.

Il noleggio auto a medio termine consente di usare un veicolo per un tempo maggiore ai 30 giorni, solitamente di alcuni mesi. Non va confuso con il noleggio plurimensile, che consiste nel rinnovo ogni mese di un contratto a termine. A differenza del noleggio breve, quello medio permette di estendere la durata massima da un mese a 24 mesi. Per ogni tipo di noleggio, compreso quello a medio termine (ricercato soprattutto dalle aziende che vogliono una flotta di veicoli sempre efficiente e nuova), con alcune aziende c’è inoltre la possibilità di scegliere il segmento di auto che si preferisce, con la libertà di un canone fisso senza anticipo e la flessibilità di avere tutti i servizi inclusi.

Il noleggio a lungo termine, infine, può andare da un minimo di 25 mesi fino a un massimo di 72. L’altra particolarità è che non è più sufficiente come garanzia l’utilizzo di una carta di credito, ma è necessario esibire il Sepa Direct Debit a livello preliminare. Il canone mensile, infine, varia anche a seconda dei chilometri percorsi in un anno (solitamente i contratti prevedono un range tra i 10 mila e i 15 mila, oltre i quali si registra un aumento dell’importo).

auto Fonte foto: 123RF
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