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Ritrovato un corpo in alta quota, forse quello di Alberto Fedele: il 30enne è scomparso il 4 luglio in Perù

Il cooperante italiano Alberto Fedele, 30 anni, è scomparso il 4 luglio in Perù: inizialmente si è pensato al ritrovamento del suo corpo sulle Ande

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È stato trovato un corpo su un isolotto del fiume Urubamba, in Perù. Nelle prime ore si era pensato che fosse quello di Alberto Fedele, il cooperante italiano di 30 anni scomparso lo scorso 4 luglio nel Paese sudamericano. Nel corso della giornata, però, sono state avanzate ulteriori ipotesi sull’identità della persona ritrovata.

Il ritrovamento di un corpo vicino a dove Alberto Fedele è sparito

Vicino al corso d’acqua è stato rinvenuto un cadavere di sesso maschile, nudo e senza documenti o elementi utili all’identificazione immediata. È stata la stampa locale a parlare della possibilità che si potesse trattare di Alberto Fedele.

Il 30enne, di origini pavesi, è scomparso il 4 luglio dopo essere partito per una gita in montagna nella zona di Cusco, proprio dove è stato effettuato il ritrovamento del corpo senza vita.

Il giovane risiedeva ad Abancay, dove svolgeva la professione di data analisi per la ong WeWorld. Aveva programmato una vacanza ad alta quota, con un’escursione che avrebbe dovuto condurlo alla Laguna Juchuycocha.

L’ipotesi più accreditata è che si tratti di un adolescente del luogo

Quello ritrovato a Cusco, tuttavia, non sarebbe il corpo di Alberto Fedele. Ma quello di un adolescente, e con più precisione di un quindicenne.

“L’avvocata della famiglia ci ha confermato che il corpo sarebbe di una persona di 15 anni“, ha spiegato all’Ansa il presidente di WeWorld, la ong in cui Alberto Fedele lavorava come volontario.

Risposte certe arriveranno solo attraverso l’autopsia del 22 agosto

Tuttavia non ci sono ancora certezze sull’identità della persona ritrovata morta in Perù. Il cadavere non è ancora stato misurato, “anche se pare che sia più piccolo di Alberto”, hanno fatto sapere ancora dalla onlus.

Nella giornata di lunedì 22 agosto sarà effettuata l’autopsia con relativi accertamenti, compresa l’analisi dei campioni di tessuto, che saranno confrontati con quelli portati in Perù dalla famiglia del cooperante italiano.

Il padre di Alberto Fedele si è infatti subito recato in Perù dopo la scomparsa del figlio, per seguire da vicino le indagini delle autorità locali e fornire nuovi elementi per le ricerche. È tornato a casa in Italia solo pochi giorni fa, sempre in attesa di notizie del figlio.

fedele Fonte foto: ANSA
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