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Come riaprire le scuole a settembre: le indicazioni di Crisanti

Andrea Crisanti ha fornito le sue indicazioni sulle precauzioni per contenere il contagio nelle scuole e nei centri estivi

Di: VirgilioNotizie | Pubblicato:

Andrea Crisanti, direttore del laboratorio di Microbiologia e Virologia di Padova, ha fornito il suo punto di vista sulla riapertura di scuole e centri estivi nel corso di un incontro organizzato dal Comune di Padova. Come riporta ‘Ansa’, l’esperto ha detto: “Con l’inizio delle scuole siamo disponibili a fare degli studi per capire come è avvenuta la diffusione del virus nella comunità scolastica in passato. Sarebbe interessante fare dei campionamenti sierologici a varie fasce d’età per corroborare le nostre affermazioni”.

Crisanti, che nei giorni scorsi ha criticato duramente l’Oms, ha osservato che “se consentiamo agli adulti di andare allo stadio e in discoteca, non vedo problemi per le scuole”. E poi: “Una classe con bimbi di 7-8 anni è più sicura di una situazione con adulti che bevono spritz o fanno una festa a casa. Per proteggere gli insegnanti le mascherine sono sufficienti“.

Secondo l’esperto, “bisogna sorvegliare il personale, vietare l’ingresso dei bambini con la febbre per evitare situazioni di panico e incoraggiare le vaccinazioni antinfluenzali”.

Andrea Crisanti ha aggiunto: “Io farei un tutorial per insegnanti e genitori, così saranno tutti consapevoli delle misure adottate”.

Le altre indicazioni del direttore del laboratorio di Microbiologia e virologia di Padova a proposito delle precauzioni per contenere il contagio nelle scuole e nei centri estivi: “I bambini sotto un anno di età non vanno ammessi perché si possono ammalare. Se un bimbo ha un aumento della temperatura mentre si trova a scuola, bisogna pensare a una stanza dove tenerlo per non lasciarlo a contatto con gli altri bimbi. Insegnanti e addetti devono sapere che se non si sentono bene o hanno parenti malati devono comunicarlo e non andare a scuola. I presidi devono sapere i luoghi di residenza del personale e, in caso di focolaio, la persona che vive in quella zona non deve andare a scuola anche se sta bene”.

Sulla polemica sul plexiglass nelle scuole, Crisanti ha dichiarato: “La sicurezza nelle aule dipende anche dal numero dei ricambi d’aria. Farne cinque all’ora riduce la carica microbica del 90%. Invece sconsiglio le barriere perché ostacolano la circolazione dell’aria. La compartimentazione fisica degli spazi è inutile e controproducente”.

Poi ha concluso: “Con gli adolescenti si possono implementare misure come mascherine e distanziamento che nelle scuole materne e negli asili nido non si possono adottare. Come si fa a mettere un bimbo in un cerchio? Bisogna essere realistici”.

 

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