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Proteste in Israele, migliaia di persone in piazza contro la riforma della giustizia: Netanyahu valuta lo stop

Il primo ministro Benjamin Netanyahu sarebbe pronto a congelare la contestata riforma della giustizia: il presidente Herzog chiede lo stop

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Caos in Israele, dove migliaia di persone, da Gerusalemme a Tel Aviv, sono scese in strada nella serata di domenica 26 marzo per protestare contro il pacchetto di riforme sulla giustizia voluto dal premier Benjamin Netanyahu.

Proteste e scontri

Decine di migliaia di cittadini israeliani sono scesi in strada nelle maggiori città del Paese protestando contro il governo del primo ministro Benjamin Netanyahu.

Le proteste sono scoppiate dopo la decisione di quest’ultimo licenziare il ministro della Difesa, Yoav Gallant, che aveva preso pubblicamente posizione contro la controversa riforma della giustizia, secondo quanto riferito dall’agenzia Nova.

A Tel Aviv i manifestanti hanno bloccato un’autostrada e acceso falò, mentre scontri tra polizia e manifestanti si sono verificati all’estero dell’abitazione privata del primo ministro a Gerusalemme.

Netanyahu pronto al passo indietro sulla riforma

I leader della coalizione di governo israeliano terranno una riunione nella mattinata di lunedì 27 marzo secondo quanto riferiscono fonti citate dal quotidiano The Times of Israel.

Il primo ministro Netanyahu, capo del partito Likud, sarebbe pronto a fare un passo indietro e a bloccare la riforma della giustizia tanto contestata.

IsraeleFonte foto: GETTY

Migliaia di persone hanno occupato l’autostrada di Tel Aviv nella serata di domenica 26 marzo

Il monito del presidente Herzog

Nel frattempo, il presidente israeliano Isaac Herzog ha esortato il governo a fermare la riforma della giustizia al centro delle proteste. “Per il bene dell’unità del popolo di Israele, per il bene della responsabilità, vi invito a fermare immediatamente il processo legislativo”, ha detto Herzog su Twitter.

“Abbiamo visto scene molto difficili stasera”, ha aggiunto. “Mi rivolgo al Primo Ministro, ai membri del governo… Gli occhi di tutto il popolo di Israele sono su di voi. Gli occhi di tutto il popolo ebraico sono su di te. Gli occhi di tutto il mondo sono puntati su di te. Torna in te adesso! Questo non è un momento politico, questo è un momento in cui mostrare leadership e responsabilità”.

In buona sostanza, la contestata proposta di legge avanzata dal governo prevede di limitare fortemente la capacità della Corte Suprema israeliana di rivedere e respingere leggi che ritiene incostituzionali.

Nella mattinata di lunedì 27 marzo si sono aperti i lavori in Commissione Giustizia per votare e poi consegnare al Parlamento per il voto definitivo il ddl di riforma giudiziaria che ha scatenato violente proteste nel Paese, riferisce l’agenzia Agi.

Una decisione che sembra ignorare le proteste senza precedenti che si sono svolte nella serata di domenica 26 marzo. Attesa nelle prossime ore la decisione di Netanyahu sul presunto congelamento della riforma.

israele Fonte foto: GETTY
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