Pnrr, via libera dell'Ue ad altri 21 miliardi e Meloni convoca la prima cabina di regia: cosa ha detto
La premier ha chiamato a raccolta i ministri nella sua prima cabina di regia del Pnrr, dopo aver incassato la seconda tranche da Bruxelles
Il governo italiano incassa il via libera dalla Commissione europea sulla seconda tranche da 21 miliardi di euro e la premier Giorgia Meloni serra le file convocando la prima cabina di regia sul Pnrr e non risparmia una “bacchettata” all’esecutivo guidato da Mario Draghi.
La “bacchettata” di Meloni a Draghi
“Il precedente governo ha convocato la cabina di regia solo due volte noi intendiamo immaginare una convocazione cadenzata. Riteniamo opportuno che questo organismo sia convocato periodicamente per monitorare costantemente lo stato di attuazione del Pnrr” avrebbe detto la presidente del Consiglio, come riportato dall’Ansa, nella sua prima cabina di regia sulla realizzazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza, per marcare la differenza con il precedente esecutivo.
“In termini di spesa il programma sconta alcune difficoltà: dalla nota di aggiornamento al Def di settembre – avrebbe evidenziato Meloni – si evince che il livello della spesa al 31 dicembre 2022 è di 21 miliardi di euro a fronte di 33 miliardi di euro previsti dal Def di aprile 2022. L’obiettivo del governo è assicurare la massima integrazione tra le diverse fonti di finanziamento aggiuntive nell’ottica di una maggiore efficienza ed efficacia delle politiche di investimento”.
Durante l’incontro la premier ha definito il Pnrr come “la sfida più grande del governo e dell’Italia”, sottolineando come il Paese non possa permettersi di spendere le due tranche arrivate dall’Ue oltre i tempi previsti e della necessità di farlo nel miglior modo possibile.
“È un’occasione per l’Italia e non va sprecata: ogni euro va speso bene e deve essere utile per sostenere la crescita economica, lo sviluppo e l’ammodernamento della nazione” avrebbe detto Meloni in cabina di regia.
La cabina di regia
Quella convocata oggi è stata la prima cabina di regia sul Pnrr del governo Meloni, alla quale hanno preso parte tutti i ministri interessati, Massimiliano Fedriga, presidente della Conferenza delle Regioni in rappresentanza delle amministratori locali e, in videocollegamento, Antonio De Caro, presidente dell’Anci per i comuni e Michele de Pascale in rappresentanza delle Province.
A tutti i partecipanti Giorgia Meloni ha chiesto di essere sempre presenti alle riunioni, ponendo gli obiettivi del Pnrr come priorità nell’azione del governo, in vista della difficoltà del lavoro da affrontare, per il quale la cabina di regia sarà centrale, attraverso convocazioni quasi settimanali.
Secondo quanto emerso dal primo incontro, già dalla prossima settimana partiranno degli incontri individuali tra il ministro per gli Affari europei Raffaele Fitto, al timone dell’organo di gestione del Pnrr, e i ministri competenti.
Oggi a @Palazzo_Chigi prima riunione della cabina di regia sul #PNRR. A pochi giorni dalla sua formazione il Governo è al lavoro per fare il punto della situazione sul piano nazionale di ripresa e resilienza con i rappresentanti di #Regioni e #Province.#8novembre pic.twitter.com/cIBAHvwmZE
— Maria Elisabetta Alberti Casellati (@Min_Casellati) November 8, 2022
La tabella di marcia del Pnrr
“Con la seconda rata – ha spiegato il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti – sono disponibili 10 miliardi di euro di sovvenzioni e 11 miliardi di prestiti per l’Italia. È la dimostrazione concreta che abbiamo fatto tutti i passaggi necessari per raggiungere questo step e continueremo a vigilare ed agire con la stessa determinazione e serietà fino al raggiungimento dell’obiettivo finale”.
La tabella di marcia per ottenere la seconda tranche appena incassata prevedeva 44 ‘milestones’ (obiettivi qualitativi) e 1 target (obiettivo quantitativo) tra riforme centrali come quella della pubblica amministrazione, dell’istruzione e dell’economia circolare e investimenti come quelli sulla banda ultra-larga e il 5G, R&D, l’inclusione sociale e l’assistenza sanitaria territoriale.
Per ricevere la terza tranche da 19 miliardi l’Italia è attesa al completamento di 39 “milestones” e 16 obiettivi, tra cui le riforme entro il 2022 dell’approvazione della legge annuale sulla concorrenza e la riforma dei servizi pubblici locali, quella della giustizia e del mercato del lavoro.