Speleologi bloccati in una grotta nella Majella: c'è un disperso
Due dei tre speleologi dispersi nella grotta di Risorgenza sono stati salvati. Il terzo sarebbe in una situazione critica
Tre speleologi sono rimasti bloccati nella grotta di Risorgenza, ramo secondario della Paritelli, a Roccamorice (Pescara), nel massiccio montuoso della Majella. Gli esploratori sono stati sorpresi da una frana, forse causata dalle piogge, e si sono fermati oltre un sifone, cioè un passaggio allagato, a 70 metri dall’ingresso. Ne dà notizia l’Ansa.
Due di loro, originari di Ancona, sono stati tratti in salvo del Cnsas e portati dal 118 all’ospedale di Pescara per gli accertamenti. Sono provati ma non correrebbero alcun rischio di salute.
Il terzo, di Chieti, è dato per disperso e sarebbe in una situazione particolarmente critica. I soccorsi stanno operando con pompe idrovore per togliere l’acqua dai sifoni. La galleria, in fase esplorativa, risulta stretta e allagata.
A dare l’allarme, riporta l’Ansa, sono stati un uomo e una donna che si trovavano fuori dalla grotta di Risorgenza, nel campo base, e si sono subito resi conto che c’era stata una piena. Sul posto si sono recati gli esperti del Soccorso Alpino, delle Forze Alpine e dei Vigili del Fuoco.
Il mese scorso altri tre speleologi erano stati dati per dispersi, e poi salvati, nel Comasco. Si erano addentrati nel sistema di grotte più lungo di Italia, che si estende nel sottosuolo per 60 km.