Paura nei Campi Flegrei dopo lo sciame sismico, il ministro Musumeci smorza: "Bisogna convivere col rischio"
Prosegue lo sciame sismico nella zone dei Campi Flegrei. Il ministro Musumeci: "Comprensibile la paura. Ma mai farsi prendere dal panico"
Lo sciame sismico che ha colpito i Campi Flegrei non si ferma, ma il ministro per la Protezione civile Nello Musumeci tenta di attenuare l’ansia generale: "Mai farsi prendere dal panico – dichiara – serve una ‘convivenza vigile’ con il rischio".
- Musumeci: "Serve una 'convivenza vigile' con il rischio"
- Il piano di intervento del Governo
- Sciame sismico nei Campi Flegrei: nuova scossa di terremoto
Musumeci: "Serve una ‘convivenza vigile’ con il rischio"
Dopo le ultime scosse di terremoto avvenute nella zona dei Campi Flegrei, vicino Napoli, arrivano le prime dichiarazioni del ministro Nello Musumeci.
Intervistato dal Corriere della Sera, il titolare del dicastero per la Protezione Civile e le Politiche del Mare non mostra segni di angoscia per quanto sta accadendo.
"Chi governa non deve preoccuparsi, ma occuparsi – specifica – è ciò che faccio da quando sono stato investito del problema".
E sullo stato di apprensione degli abitanti, afferma che è "comprensibile la paura", dato che egli stesso vive ai piedi dell’Etna. Tuttavia, sottolinea la necessità di una "convivenza vigile" con questi rischi.
Il piano di intervento del Governo
Alla domanda su come il Governo intenda intervenire, Musumeci ricorda il decreto legge approvato a ottobre 2023, "un provvedimento urgente preso dopo aver ascoltato Enti locali e Regione Campania".
Al suo interno sono già previste delle misure urgenti, ovvero delle "iniziative di prevenzione strutturale e non". In sintesi: "Delimitare la zona del bradisismo, verificare la vulnerabilità degli edifici, pubblici e privati, ricadenti in quella zona.
Un piano di comunicazione alla popolazione e una pianificazione speditiva per l’emergenza. E la verifica funzionale di infrastrutture per mobilità e servizi essenziali".
"Alcuni obiettivi – continua il ministro – hanno una scadenza. Altri no. A cominciare dal piano della comunicazione che andrebbe fatto con frequenza coinvolgendo gli abitanti, partendo dai bambini delle scuole
Dopodiché prosegue annunciando un vertice a Palazzo Chigi, in programma mercoledì 22 maggio, per verificare con gli altri ministri la possibilità di ulteriori iniziative per affrontare la situazione ai Campi Flegrei.
Tra queste, prosegue, potrebbe esserci "l’adeguamento antisismico delle infrastrutture pubbliche, a cominciare dalle scuole".
Infine, sulla possibilità di evacuare le aree colpite, Musumeci afferma che nelle prossime ore si riunirà la Commissione Grandi rischi, organo di consulenza scientifica che propone la scala dei livelli di allerta.
"I fenomeni nei Campi Flegrei nella caldera restano sotto costante monitoraggio: velocità di sollevamento, sismicità, degassamento", prosegue il ministro.
E poi conclude: "Gli scienziati cercano possibili segnali premonitori. Ma bisogna essere sempre pronti a ogni eventualità. Vale per le istituzioni, ma vale anche per gli abitanti".
Sciame sismico nei Campi Flegrei: nuova scossa di terremoto
Nel frattempo prosegue lo sciame sismico nella zona dei Campi Flegrei. L’ultima scossa di terremoto è avvenuta alle ore 8,28 di mercoledì 22 maggio: l’Ingv ha registrato il nuovo sisma di magnitudo di 3.6 a una profondità di 4 chilometri, con epicentro a due chilometri da Bacoli.
La Croce Rossa Italiana è attiva al fianco del Dipartimento Regionale della Protezione Civile per fornire assistenza alla popolazione e supporto alle persone ospitate all’interno delle tendopoli allestite.
Sono 56 i volontari impegnati e 20 i mezzi messi a disposizione dalla Cri. "Siamo vicini alla comunità colpita da questo sciame sismico, alle famiglie, a donne, uomini e bambini che, spaventati, hanno lasciato le proprie case a seguito delle scosse di terremoto – ha dichiarato il presidente dell’organizzazione, Rosario Valastro – Continueremo a monitorare la situazione, attraverso la nostra Sala Operativa Nazionale e a interagire con il Centro Coordinamento Soccorsi (CCS), pronti a incrementare, qualora fosse necessario, le nostre attività a supporto della popolazione, al fianco di Istituzioni e Forze dell’Ordine".