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Sacchi: respinta istanza di Anastasiya, c'è un nuovo arresto

È il sesto provvedimento notificato dall'avvio delle indagini sull'omicidio del 24enne romano, in manette è finito Armando De Propris

Di: VirgilioNotizie | Pubblicato:

Mentre prosegue il lavoro di indagine degli inquirenti per far luce su quanto successo la notte del 23 ottobre davanti al pub John Cabot dove è avvenuto l’omicidio di Luca Sacchi, il gip di Roma ha notificato un nuovo provvedimento di custodia cautelare che si aggiunge ai 5 già comunicati. Secondo quanto riportato da Ansa il nuovo provvedimento è indirizzato ad Armando De Propris, padre del giovane che ha procurato l’arma a Valerio Del Grosso, autore materiale dello sparo.

Secondo quanto emerso la posizione nel quadro di indagine di De Propris si è aggravata nelle scorse ore. All’uomo, in carcere per possesso di droga, i pm contestano la detenzione illegale della pistola calibro 38 mai trovata.

Per il gip “l’ipotesi investigativa è che l’arma fornita da Marcello De Propris a Del Grosso sia stata data al primo dal padre”. Lo stesso Marcello De Propris, insieme aValerio Del Grosso, Paolo Pirino, Giovanni Princi e Anastasiya Kylemnyk, è stato destinatario di un provvedimento di custodia cautelare.

Omicidio Sacchi, la decisione del gip su Anastasiya

Inoltre il gip ha definito “lacunose, inverosimili e in più punti scarsamente plausibili” le dichiarazioni rese da Anastasiya, respingendo così l’istanza di revoca della misura dell’obbligo di firma presentata dal difensore al termine dell’interrogatorio svolto il 4 dicembre scorso.

Per il giudice Costantino De Robbio le dichiarazioni di Anastasia “appaiono del tutto inidonee a scalfire il quadro indiziario” e arrivano da un soggetto “interessato e non obbligato a rispondere dicendo la verità”.

Secondo quanto riportato da Ansa nel corso dell’interrogatorio di convalida del 4 dicembre scorso Anastasiya ha dichiarato al gip che Princi, amico di Luca, le aveva dato dei soldi in “sacchetto di carta marrone” che sarebbero serviti per l’acquisto di una motocicletta “di provenienza illecita”.

Il giudice De Robbio, nel provvedimento con cui ha respinto la richiesta di revoca della misura dell’obbligo di firma, ha affermato che la ragazza ha raccontato di essere “giunta davanti al pub insieme al fidanzato perché quest’ultimo aveva appuntamento con Giovanni Princi. Una volta giunta sul posto Princi le avrebbe consegnato un sacchetto di carta marrone di piccole dimensioni, di quelli per contenere il pane”.

Anastasiya avrebbe dunque ricevuto la busta da Princi che le avrebbe detto “che c’erano i soldi destinati ad essere consegnati ad un amico con cui aveva appuntamento per un ‘impiccio’ con le moto, con ciò intendendo che Princi avrebbe dovuto acquistare una motocicletta di provenienza illecita e chiedendole di tenere il sacchetto nello zaino in attesa dell’amico”.

La ragazza ha inoltre riferito che Princi le ha chiesto le chiavi dell’auto “per metterci il denaro che le aveva appena dato da custodire nello zaino”.

Dagli sviluppi sul caso della morte del 24enne romano è emerso un dialogo tra Princi e Del Grosso avvenuto la stessa sera dell’omicidio.

sacchi Fonte foto: Ansa
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