Omicidio di Anica Panfile: fermato a Treviso il datore di lavoro della domestica, legato alla Mala del Brenta
Anica Panfile fu uccisa a maggio 2023, fermato l’ex datore di lavoro della domestica affiliato alla Mala del Brenta
Svolta nel delitto di Anica Panfile, 31enne di origini romene il cui cadavere fu rinvenuto a maggio 2023 nel fiume Piave, in una località in provincia di Treviso. Il 16 gennaio 2024 i Carabinieri hanno eseguito il fermo del principale indiziato, Franco Battaggia, ex datore di lavoro della domestica ed ex pezzo grosso della criminalità trevigiana.
- L’omicidio della domestica Anica Panfile
- Fermato l’ex datore di lavoro, principale indagato
- I precedenti di Battaggia, ex della Mala del Brenta
L’omicidio della domestica Anica Panfile
Il corpo di Anica Panfile, 31 anni, abitante di Treviso di origini romene, madre di 4 figli, è stato trovato il 21 maggio 2023 sul greto del fiume Piave, a Spresiano, in provincia di Treviso.
Le ricerche erano partite il giorno precedente, quando il compagno aveva denunciato la scomparsa della donna, di cui si erano perse le tracce dal pomeriggio di giovedì 18 maggio nei pressi di Arcade, cittadina trevigiana, non distante da Spresiano.
Anica Panfile aveva 31 anni ed era madre di 4 bambini
Inizialmente si era pensato a un suicidio, ma i successivi esami autoptici hanno confermato che la donna era già morta quando fu portata sul greto del fiume e il suo corpo fu gettato nell’acqua da un viadotto nelle vicinanze, sull’autostrada A27.
La morte non avvenne per annegamento ma a causa di numerose ferite rinvenute sul corpo della vittima.
Fermato l’ex datore di lavoro, principale indagato
Circa 7 mesi dopo il ritrovamento del corpo di Anica Panfile, nella giornata di martedì 16 gennaio 2024, i Carabinieri di Treviso, su provvedimento della Procura, hanno eseguito il fermo di indiziato di delitto di Franco Battaggia, ex datore di lavoro della donna.
L’accusa è di omicidio e tentata soppressione di cadavere aggravata.
L’uomo era indagato da giugno, quando le indagini della Procura avevano stabilito che fosse stato proprio Battaggia l’ultima persona ad aver incontrato la vittima.
In quell’occasione, Battaggia aveva riferito di aver avuto un colloquio con Panfile nella propria abitazione di Treviso, per questioni lavorative riguardanti alcuni documenti fiscali.
I precedenti di Battaggia, ex della Mala del Brenta
Il nome di Franco Battaggia non è nuovo alle forze dell’ordine e, in Veneto, si era più volte parlato di lui nelle cronache criminali durante gli anni Ottanta e Novanta.
All’epoca Battaggia, oggi commerciante di pesce, era considerato un potente boss della malavita trevigiana, legato all’organizzazione criminale veneta della Mala del Brenta.