Nuovo Dpcm, Boccia: "Far nascere Gesù due ore prima non è eresia"
Il ministro degli Affari regionali si è rivolto così durante l'incontro con i governatori per stabilire le misure del nuovo Dpcm
Nell’incontro in videoconferenza tra governo e Regioni per intavolare la discussione sulle nuove misure anti Covid, contenute nel prossimo Dpcm, il ministro degli Affari regionali Francesco Boccia si è espresso senza mezzi termini: “Seguire la messa, e lo dico da cattolico, due ore prima o far nascere Gesù bambino due ore prima non è eresia. Eresia è non accorgersi dei malati, delle difficoltà dei medici, della gente che soffre” ha detto, secondo quanto appreso da Ansa, di fronte ai governatori.
“Questa è eresia non facciamo i sepolcri imbiancati – ha aggiunto il ministro Pd -. Papa Francesco ha dato un esempio bellissimo a tutti nella scorsa Pasqua, a partire dalla Via Crucis. Il Natale non si fa con il cronometro ma è un atto di fede”.
Alla dichiarazione del responsabile per gli Affari regionali ha risposto polemicamente il capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera Francesco Lollobrigida: “Boccia decide a che ora può nascere Gesù, rilascia patenti di ortodossia cristiana e scomunica gli ‘eretici’. Siamo a un passo dalla Chiesa di Stato modello cinese?”
“Caro Ministro irridere la fede è stupido per chiunque – ha detto Lollobrigida – ma insopportabile per uno che rappresenta una Nazione come l’Italia. Ci sono persone che sono state, e sono tuttora, perseguitate perché difendono i simboli, ciò che rappresentano e le tradizioni legate alla Cultura Cristiana. Si scusi immediatamente per la ridicola superficialità che accompagna le sue affermazioni”.
Al vertice con i rappresentati degli Enti locali, hanno preso parte anche ministro della Salute Roberto Speranza, il commissario all’emergenza Domenico Arcuri e del capo della Protezione civile Angelo Borrelli.
Il ministro Boccia ha detto la sua anche in merito alla riapertura delle strutture sciistiche in vista delle feste natalizie, mantenendo la linea già stabilita dal governo: “Gli impianti da sci e il sistema vacanze invernali che sono fondamentali per la nostra economia riapriranno quando l’epidemia si sarà raffreddata, speriamo nel giro di un mese, un mese e mezzo. I ristori saranno garantiti per tutte le attività che non potranno aprire”.
Sull’argomento il ministro degli affari Regionali è fermo sulla sua posizione: “La sicurezza delle persone e la salute vengono prima di tutto. Dobbiamo chiudere questa seconda ondata evitando la terza e mantenendo la convivenza con il virus con il massimo della sicurezza”.
“Anche in Germania si è scelta la linea della massima prudenza, nella consapevolezza che -ha detto oggi il ministro Helge Braun- ‘davanti a noi ci sono mesi invernali difficili, e questo vale fino a marzo’ .” ha aggiunto Boccia.