Nordio nega l'estradizione in Argentina di don Reverberi, accusato di torture e omicidio durante la dittatura
Desaparecidos, il ministro della Giustizia Carlo Nordio ha respinto la richiesta di estradizione in Argentina di don Reverberi
Il ministro della Giustizia Carlo Nordio ha respinto la richiesta di estradizione in Argentina di don Franco Reverberi, accusato di diversi crimini compiuti nel Paese sudamericano durante l’ultima dittatura militare. Il sacerdote della diocesi di Parma pertanto non sarà consegnato alle autorità argentine per essere processato.
- Nordio nega l'estradizione in Argentina di don Reverberi
- Nordio: "Gravi rischi per salute"
- Don Reverberi accusato di omicidio e tortura
Nordio nega l’estradizione in Argentina di don Reverberi
Don Franco Reverberi, 86 anni, potrà continuare a dire messa nella parrocchia dei Santi Faustino e Giovita a Sorbolo, in provincia di Parma.
Come riporta il Corriere della Sera, il ministro della Giustizia Carlo Nordio ha respinto per motivi di salute, con un provvedimento firmato il 10 gennaio, l’estradizione in Argentina del sacerdote cattolico, accusato di diversi crimini in relazione ai desaparecidos.
Il ministro della Giustizia Carlo Nordio
La richiesta di estradizione avanzata dall’Argentina aveva ricevuto il via libera della Corte di Appello di Bologna che mesi fa aveva respinto il ricorso presentato dalla difesa del sacerdote. Lo scorso ottobre la Corte di Cassazione aveva confermato quella decisione.
Il ministro della Giustizia aveva 45 giorni di tempo per confermare o meno la decisione, ora l’ha ribaltata.
Nordio: “Gravi rischi per salute”
La decisione è stata presa per motivi di salute. Nel provvedimento del ministro si legge che “la perizia medico-legale disposta dalla Corte di appello di Bologna ha concluso nel senso che ‘le attuali condizioni di salute di Reverberi sono compatibili con il trasferimento in Argentina’, limitando l’accertamento alle condizioni di salute compatibili con la possibilità di effettuare un viaggio aereo intercontinentale, omettendo tuttavia di valutare l’esistenza di gravi rischi che potrebbero scaturire dalla procedura di estradizione globalmente intesa”.
E ancora: “La complessiva procedura potrebbe avere sul soggetto, anche successivamente all’avvenuto trasferimento e all’avvio della condizione detentiva alla quale verrà sottoposto, conseguenze esiziali”.
Don Reverberi accusato di omicidio e tortura
Nato a Sorbolo (Parma), don Franco Reverberi era emigrato da bambino in Argentina, dove aveva studiato in seminario diventando poi Cappellano militare a San Rafael, Mendoza. Qui sarebbero avvenuti i crimini di cui è accusato, durante l’ultima dittatura militare (1976-83).
Il prete è accusato dalle autorità argentine dell’omicidio, avvenuto nel 1976, di Josè Guillermo Beron, all’epoca ventenne e tuttora desaparecido, e di aver assistito a numerose torture alle quali erano sottoposti i prigionieri del regime di Videla prima di essere uccisi e fatti scomparire.
Reverberi si era trasferito in Italia, grazie al doppio passaporto, nel 2010, quando erano iniziati i procedimenti penali contro i repressori dell’epoca della dittatura.