"Contro razzismo anche chi non si inginocchia": la difesa azzurra
A distanza di un paio di giorni arriva la posizione ufficiale della Nazionale sull'episodio pre-partita contro il Galles e le accuse di razzismo
L’Italia di Roberto Mancini si è qualificati agli ottavi di finale di Euro 2021 vincendo tre partite su tre, disputate tutte a Roma. Contro il Galles, a passaggio del turno già acquisito ma con un primo posto ancora in certo, non è bastata la vittoria per evitare le polemiche.
Poco prima del calcio d’inizio, infatti, i gallesi, si sono inginocchiati per manifestare simbolicamente contro il razzismo, richiamando la morte di George Floyd e il movimento Black Lives Matter.
Tra gli azzurri, però, si sono inginocchiati 5 giocatori su 11. Ed è scattata la polemica.
A distanza di qualche giorno è arrivata la replica, attraverso il responsabile della comunicazione della Nazionale: Paolo Corbi.
“Contro razzismo anche chi non si inginocchia”: la difesa azzurra
“A nome di tutta la squadra ribadiamo che siamo contro ogni forma di razzismo, ci siamo confrontati e ovviamente vogliamo ribadire questa posizione. Aderire o meno a una forma di protesta per quanto simbolica non vuol dire ignorare la lotta al razzismo“, ha affermato il responsabile della comunicazione della Nazionale italiana, Paolo Corbi.
I cinque giocatori a essersi inginocchiati sono stati Emerson Palmieri, Andrea Belotti, Rafael Toloi, Matteo Pessina e Federico Bernardeschi.
Razzismo, la Nazionale: “Pensavamo alla partita”
“Volevo chiarire rispetto a quanto è stato scritto e detto al riguardo in questi giorni – ha proseguito Corbi dal ritiro di Coverciano -: tutti conoscono l’esempio dei comportamenti dei nostri calciatori, il razzismo si combatte ogni giorno, ciascuno con i propri comportamenti e su questo siamo tutti molto impegnati”.
Poi ha aggiunto il motivo per il quale non tutti si siano inginocchiati: “C’è stata un po’ di confusione, i calciatori erano tutti concentrati su una partita per noi decisiva perché metteva in palio il primo posto nel girone e per il prosieguo dell’Europeo, fra l’altro con otto cambi… Quindi, da quanto abbiamo ricostruito, non eravamo del tutto preparati a quel momento. Per il futuro se ci saranno altre occasioni la squadra si confronterà al suo interno e prenderà una decisione univoca che sarà messa in pratica da tutti”.