Morto Salvatore Lo Presti, il giornalista sportivo tra i più grandi, autore dell’Almanacco del Calcio mondiale
È morto a 84 anni il giornalista sportivo Salvatore Lo Presti, penna della Gazzetta e autore del primo annuario del calcio mondiale
Addio a Salvatore Lo Presti, detto Totò. Giornalista sportivo simbolo degli anni ’80 è morto a 84 anni, dopo una lunga carriera trascorsa a raccontare il mondo del calcio. Autore del primo Almanacco del calcio mondiale, di cui fu ideatore e direttore, fu penna di prim’ordine per tutti i più importanti quotidiani sportivi d’Italia.
- Morto a 84 anni Salvatore Lo Presti
- Giornalista sportivo tra i più grandi
- Il ricordo del mondo del calcio
Morto a 84 anni Salvatore Lo Presti
Così come Totò Schillaci, il campione prematuramente scomparso pochi giorni prima, anche Salvatore Lo Presti era siciliano, nato a Marsala il 16 febbraio 1940.
Aveva studiato a Roma, prima ingegneria e poi scienze politiche. Appena ventenne aveva iniziato a collaborare al Corriere dello Sport, come corrispondente da Bari.
A partire dal 1971, il trasferimento a Torino, dove raccontò le imprese della Juventus di Boniperti e Trapattoni. E fu proprio la città sabauda a diventare la sua seconda casa.
A Torino, presso la Chiesa di san Benedetto Abate, in via Delleani, si terranno i funerali, martedì 24 settembre alle ore 11:30.
Giornalista sportivo tra i più grandi
Tra i più importanti cronisti sportivi del nostro tempo, Salvatore Lo Presti fu inviato del Corriere dello Sport ai mondiali del 1978.
Negli anni ’80 passò a Tuttosport, per poi tornare al Corriere e guidare la redazione calcio di Bologna, infine l’assunzione alla Gazzetta dello Sport.
Alla Gazzetta Lo Presti fu responsabile della redazione di Torino fino al pensionamento nel 2002. Nel frattempo, scrisse numerosi libri e, nel 1988, fondò l’Annuario del calcio mondiale.
Il ricordo del mondo del calcio
“Totò era un punto di riferimento e un maestro, umile, disponibile, educato, ironico ma impeccabile quando doveva esaminare tecnica e tattica di una squadra, un campione, un allenatore”
Così lo ha ricordato l’Ussi – Unione Stampa Sportiva Italiana, lodandolo come “penna finissima, narratore sublime, competente a livello tecnico come pochi”.
Cordoglio anche da parte di Urbano Cairo, presidente del Torino: “Il calcio piange un professionista attento e competente, il Toro perde un amico”.
Mentre la squadra granata invia il proprio “affetto alla famiglia nel ricordo di Salvatore, apprezzato giornalista e prezioso punto di riferimento sulla storia del Toro di oggi e di ieri”.