Migranti, decreti sicurezza: ecco come potrebbero cambiare
Le possibili modifiche della ministra Lamorgese ai decreti voluti da Salvini
La ministra dell’Interno Luciana Lamorgese sarebbe pronta a modificare i due decreti sicurezza, i provvedimenti simbolo del suo predecessore Matteo Salvini. Il dossier sicurezza è infatti al centro delle attività del governo giallorosso, che prova a rilanciare l’agenda 2023 dopo le tensioni degli ultimi giorni.
Secondo le indiscrezioni di Repubblica, le principali modifiche riguardano migranti, richiedenti asilo e navi delle ong.
Decreti sicurezza, via alle sanzioni alle ong
Le Ong impegnate in operazioni di ricerca e soccorso in mare non pagheranno più fino ad un milione di euro di sanzione in caso di violazione del divieto di ingresso nelle acque territoriali italiane. Si ritornebbe alle sanzioni originarie, che vanno da 10 a 50mila euro.
Le modifiche proposte da Lamorgese, secondo Repubblica, riguarderebbero anche la confisca dell’imbarcazione e l’arresto del comandante, che rimarrebbe solo in caso di reiterazione della condotta contestata. Inoltre verrebbe chiarita la tipologia di navi a cui potranno essere applicate le sanzioni.
Decreti sicurezza, novità sui permessi di soggiorno
Non ci dovrebbe essere il ritorno alla protezione umanitaria, abolita dal decreto Salvini, che però dovrebbe venire sostituita dall’ampliamento dei permessi speciali a tempo. Tali permessi riguardano casi di gravi condizioni di salute, disagio psichico, vittime di violenza e di calamità naturali nel paese di origine, atti di grande valore civile.
Decreti sicurezza, iscrizione all’anagrafe per i richiedenti asilo
Una delle novità più importanti volute dalla ministra Lamorgese dovrebbe essere il ripristino dell’iscrizione all’anagrafe per i richiedenti asilo.
La norma inserita nel decreto Salvini secondo cui il permesso di soggiorno non è un titolo sufficiente per l’iscrizione all’anagrafe è stata dichiarata illegittima da diverse sentenze del Tar, tanto che diversi Comuni già da tempo hanno iniziato a non applicare la norma.
L’abolizione della norma consentirà ai richiedenti asilo di iscriversi nuovamente all’anagrafe del Comune di residenza, riottenendo i diritti connessi.
Decreto sicurezza, novità sulla cittadinanza
Altra novità dovrebbe essere il ritorno a due anni, dai quattro voluti da Salvini, dei termini massimi per completare l’iter burocratico per ottenere la cittadinanza. La norma riguarda l’ottenimento della cittadinanza tramite matrimonio e il raggiungimento dei 18 anni per i figli di cittadini stranieri nati in Italia.