Matteo Messina Denaro e il pizzino d’amore scritto dalla figlia di un altro boss: le parole nel biglietto
Arrestati i coniugi Emanuele e Lorena Bonafede: sarebbero gli intermediari di Messina Denaro. E spunta un pizzino d'amore della figlia di un boss
Si allunga la lista delle persone arrestate con l’accusa di aver fatto da fiancheggiatori a Matteo Messina Denaro e di averne agevolato la latitanza. In manette due coniugi accusati di avere accolto il superboss a casa loro fino al giorno della cattura. E fra le carte sequestrate spunta un’appassionata lettera scritta dalla figlia di un boss.
- Arrestati i cugini di Andrea Bonafede, prestanome del boss
- I coniugi Bonafede intermediari di Matteo Messina Denaro
- Lettera d'amore a Matteo Messina Denaro
Arrestati i cugini di Andrea Bonafede, prestanome del boss
I coniugi arrestati sono il 49enne Emanuele Bonafede (cugino del prestanome Andrea Bonafede che ha dato a Messina Denaro i propri documenti contraffatti) e la moglie Lorena Ninfa Lanceri di 48 anni.
Per loro è scattata l’accusa di favoreggiamento aggravato dall’associazione mafiosa. I due avrebbero dato ospitalità al boss accogliendolo a casa loro quasi ogni giorno a pranzo e cena.
I coniugi Bonafede intermediari di Matteo Messina Denaro
La procura ritiene inoltre che i coniugi, e in particolare la donna, facessero anche da intermediari fra Matteo Messina Denaro e terze persone, consegnando pizzini o presenziando agli appuntamenti.
Il legame fra Messina Denaro e i coniugi Bonafede sarebbe stato solido e profondo: il mafioso avrebbe fatto da padrino di cresima al figlio della coppia e gli avrebbe regalato un orologio Rolex da 6.300 euro.
All’arresto del boss i due coniugi si presentarono dai carabinieri sostenendo di avere conosciuto casualmente un uomo di nome ‘Francesco Salsi’, il quale avrebbe sporadicamente frequentato la loro casa di Campobello di Mazara.
Solo dopo l’arresto e la diffusione delle foto segnaletiche su giornali e TV i due avrebbero riconosciuto il boss latitante nell’amico Francesco.
Secondo la procura i coniugi Bonafede sarebbero invece stati pienamente a conoscenza dell’identità di chi frequentava casa loro, tanto da fargli da apripista ogni volta che Messina Denaro usciva dal loro appartamento.
Quando il mafioso era sul punto di lasciare casa loro, Emanuele Bonafede o Lorena Lanceri lo avrebbero anticipato uscendo in strada per controllare che non ci fosse nessuno di sospetto nei paraggi.
Nella foto, Matteo Messina Denaro fa la spesa al supermercato insieme a Laura Bonafede.
Una delle persone con le quali Messina Denaro avrebbe intrattenuto rapporti tramite l’intermediazione dei coniugi arrestati sarebbe Laura Bonafede, la figlia del boss mafioso Nardo Bonafede morto in carcere a novembre 2020.
Lettera d’amore a Matteo Messina Denaro
La donna, ritengono gli inquirenti, sarebbe l’autrice di lettere romantiche indirizzate al padrino.
“Ho visto Margot alle 18.56 dal Tramite”, scrive la donna in una missiva. Il ‘Tramite’ sarebbe la signora Lorena Lanceri, verso la quale viene espressa una punta di gelosia. E ‘Margot’ sarebbe l’Alfa Romeo Giulietta di Matteo Messina Denaro.
“Stranamente non mi sono arrabbiato (in questa missiva la donna parla di sé al maschile, ndr), non sono andato su tutte le furie come di solito mi succede. Mi ha dato parecchio fastidio, questo non lo posso negare. Mi ha dato fastidio non sapere cosa stessi facendo in quel momento, non sapere se eravate soli, se ti saresti fermato ancora a lungo, se … se … se …”
La lettera continua con altre considerazioni.
Laura Bonafede avrebbe dunque espresso gelosia nei confronti di Lorena Lanceri, la quale aveva un rapporto di profonda devozione verso Matteo Messina Denaro.
In una lettera di venerdì 12 aprile 2019 Lorena Lanceri si firma come ‘Diletta’. Nella lettera ogni riferimento alla persona di Matteo Messina Denaro (tu, tuo, tua…) viene scritto in maiuscolo.
“Il bello nella mia vita è stato quello di incontrarti – scrive – come se il destino decidesse di farsi perdonare, facendomi un regalo in gran stile. Quel regalo sei Tu“. Questa ultima frase viene scritta in colore rosso.
“Penso che qualsiasi donna nell’averti accanto si senta speciale ma soprattutto tu riesci a far diventare il nulla gli altri uomini”.
“Con Te mi sento protetta, mi fai stare bene, mi fai sorridere con le Tue battute e adoro la Tua ironia e la Tua immensa conoscenza e intelligenza…”
“Certo – continua la lettera – hai anche tanti difetti, la Tua ostinata precisione e sei un grande rosica… (qui i puntini di sospensione interrompono il concetto, ndr).
“Ma chi Ti ama, ama anche il Tuo essere così. Penso che qualcuno lassù ha voluto che noi due c’incontrassimo per tutto quello di brutto che avevo passato io a causa di esseri ignobili”.
“Averti conosciuto è un privilegio e mi dispiace per chi non ha potuto. Lo sai, Ti voglio bene e come dico sempre un bene che viene da dentro”.
“Spero che la vita ti regali un po’ di serenità e io farò di tutto per aiutarti. SEI UN GRANDE! Anche se tu non fossi M. D. La tua Diletta”.