Marmolada, scatta un nuovo allarme: forte boato, crepaccio di 200 metri. La situazione
Nuovo allarme sul ghiacciaio della Marmolada: la Provincia di Trento ha confermato la formazione di un ampio crepaccio largo circa 200 metri
Torna la paura sul ghiacciaio della Marmolada, teatro della tragedia che il 3 luglio scorso ha provocato la morte di 11 persone. La segnalazione, come riporta il ‘Corriere della Sera’, sarebbe arrivata dal gestore di un rifugio: sul ghiacciaio della Marmolada ci sarebbe stato un nuovo distacco, preceduto da un forte boato.
La nota della Provincia di Trento
In una nota diramata dall’Ufficio Stampa della Provincia di Trento, si legge: “In seguito alla segnalazione, è stato fatto un sorvolo in elicottero dal quale in effetti è visibile un ampio crepaccio di una larghezza di circa 200 metri per un spessore tra i 25 ed i 35 metri”.
Sul muovo crollo, invece, si attendono ancora conferme.
La Provincia di Trento ha fatto inoltre sapere che “le attività di osservazione del ghiacciaio proseguono no stop con l’ausilio di laser e interferometro”.
Ghiacciaio della Marmolada interdetto alle escursioni
Dopo la tragedia dello scorso 3 luglio, la zona è interdetta alle escursioni.
Nella giornata di domenica 17 luglio, alle ore 16, a Punta Rocca, cioè oltre i 3 mila metri, si sono registrati 10 gradi, mentre in Val di Fassa si sfioravano i 30 gradi. Le alte temperature registrate in questi giorni mettono seriamente a dura prova la stabilità dei ghiacciai.
Le immagini della Marmolada dopo il crollo del 3 luglio scorso.
Chi sono le vittime della tragedia della Marmolada del 3 luglio
Sono state tutte identificate le vittime del crollo avvenuto sul ghiacciaio della Marmolada lo scorso 3 luglio. Quel giorno, un enorme blocco di ghiaccio si è staccato dalla cima della montagna ed è precipitato verso valle travolgendo diversi alpinisti, che hanno così perso la vita.
Alle prime 6 vittime identificate subito dopo la tragedia (i tre cittadini veneti Filippo Bari, Paolo Dani e Tommaso Carollo, la trentina Liliana Bertoldi e i due turisti provenienti dalla Repubblica Ceca Pavel Dana e Martin Ouda), si sono aggiunti i coniugi Davide Miotti ed Erica Campagnaro, la coppia di fidanzati Manuela Piran e Gianmarco Gallina e il 22enne Nicolò Zavatta.
Nelle ore immediatamente successive alla tragedia, Mario Draghi ha dichiarato: “Il Governo deve riflettere su quanto accaduto e deve prendere dei provvedimenti, perché quanto è accaduto abbia una probabilità bassissima di succedere o possa addirittura essere evitato”.