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Maiorana, imprenditori scomparsi: due impronte riaprono il caso

Il mistero della sparizione di padre e figlio si infittisce: il caso non è archiviato

Di: VirgilioNotizie | Pubblicato:

Si riapre il caso di Antonio e Stefano Maiorana, padre e figlio scomparsi nel nulla il 3 agosto 2007, per via di alcune impronte digitali rilevate sulla Smart trovata nel parcheggio dell’aeroporto «Falcone e Borsellino» di Punta Raisi.

All’epoca, non si escludeva che i due imprenditori di 47 e 22 anni si fossero allontanati spontaneamente. Dopo dodici anni, come riporta Ansa, il giudice dell’indagine preliminare Marco Gaeta ha però respinto la richiesta del pm di archiviazione e ordinato nuove indagini. I principali indiziati restano Francesco Paolo Alamia, costruttore, e Giuseppe Di Maggio, piccolo imprenditore ritenuto in contatto con il boss Salvatore Lo Piccolo.

Sull’auto, infatti, sarebbero state ritrovate le impronte di due persone informate sui fatti. In più, come riporta il Corriere della Sera, la mattina del 3 agosto 2007 proprio dal luogo della scomparsa dei Maiorana partì la telefonata di un collaboratore di Alamia a Dario Lopez, un personaggio che aveva affari in comune con il costruttore.

Per il pm Tartaglia, quest’ultimo avrebbe un “atteggiamento ambiguo“: “Lopez ha testualmente dichiarato di avere avuto modo di visionare personalmente un filmato, conservato da Maiorana, che riprendeva Alamia nel corso di un rapporto sessuale consumato con una ragazza minorenne, di 14 anni al massimo”.

Il possibile movente dell’omicidio, potrebbe dunque essere la volontà di spezzare un ricatto che aveva avuto come prezzo la cessione di parte delle quote di due società edili da Alamia a Maiorana e alla sua compagna, l’allora trentasettenne argentina Karina Andrè. La stessa donna avrebbe distrutto l’hard disk del computer del suo uomo e confidato a un testimone “un rapporto molto confidenziale con un mafioso di Trapani, importantissimo e di altissimo livello”. Il latitante in questione potrebbe essere Matteo Messina Denaro.

Ora il gip tenta di far ripartire l’indagine dalle impronte digitali sulla Smart e qualche altra testimonianza da raccogliere. Nel frattempo, il 22 luglio scorso, Francesco Paolo Alamia è morto all’età di 85 anni.

antonio-stefano-maiorana Fonte foto: Ansa
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