Italia in lockdown per un mese: la tesi di Walter Ricciardi
Walter Ricciardi, consulente del ministro della Salute Roberto Speranza, ritiene che l'Italia dovrebbe tornare in lockdown
Walter Ricciardi, consulente del ministro della Salute Roberto Speranza, ha ribadito la necessità per l’Italia di tornare in lockdown come a marzo. A ‘Radio Popolare’, l’esperto ha spiegato che con un “lockdown vero di tre-quattro settimane” si potrebbe “riprendere a tracciare e testare” e, così, si potrà “recuperare una normalità che a noi manca”.
Secondo Ricciardi, le zone arancioni “bastano per cercare di tenere l’epidemia in una situazione stabile ma non per farla diminuire. Se insistiamo con questo atteggiamento di dilazione e di esitazione e non siamo pronti a testare e tracciare sarà un lungo stillicidio di mesi sia dal punto di vista sanitario che economico e psicologico”.
Poi la polemica: “È una evidenza scientifica chiara, dispiace che i governi europei non lo capiscano”. Alla domanda “Compreso quello italiano?”, ha risposto: “Tutti i governi non capiscono una evidenza scientifica”.
Sulla variante inglese, Ricciardi ha spiegato: “La variante inglese è presente ma non sappiamo quanto e dove, non sequenziamo abbastanza. Prenderà il posto della attuale, non è questione di giorni ma di settimane o mesi”.
A proposito della campagna di vaccinazione: “La campagna di vaccinazione degli over 80 in Italia non inizierà prima della fine di febbraio o della prima settimana di marzo. Tra fine febbraio e marzo potranno essere vaccinati gli over 80, dopo il personale sanitario e gli ospiti delle Rsa”.
A ‘Che Tempo Che Fa’, lo stesso Ricciardi ha chiarito: “Per quanto riguarda Pfizer è accaduto che hanno dovuto rafforzare la produzione nello stabilimento in Belgio. Hanno rallentato i cicli produttivi in attesa di potenziare lo stabilimento. Si tratta di una pausa momentanea. Hanno garantito che recupereranno il tempo perduto. Per Moderna invece c’è proprio una diminuita produzione, una difficoltà da parte di questa azienda che concentra la produzione negli Usa”.
Sul ritorno a scuola, il consulente di Speranza ha fatto sapere di non aver condiviso ultimamente le indicazioni del Cts: “In questo momento non è tanto la situazione attuale, quanto quella in prospettiva. La Germania, per esempio, sta chiudendo tutte le scuole, anche quelle elementari, perché questa variante inglese purtroppo si diffonde in nord Europa nell’80% dei casi proprio a partire dalle scuole e non solo è più infettiva e contagiosa ma anche più letale”.
Ancora Ricciardi: “È qualcosa di pericoloso, bisogna fare le cose nel modo giusto al momento giusto. In questo momento la circolazione del virus è importante per non parlare delle varianti che potrebbero arrivare”.