Lezione di Donatella Di Cesare interrotta da Giovani di Forza Italia alla Sapienza: "Intimidazione squadrista"
La professoressa Donatella Di Cesare ha denunciato l'interruzione di una sua lezione da parte dei Giovani di Forza Italia all'Università La Sapienza
“Intimidazione squadrista”. Così la professoressa Donatella Di Cesare ha definito su Facebook la manifestazione di dissenso di alcuni studenti di Forza Italia Giovani durante una sua lezione. La docente è contestata per un tweet sulla morte della brigatista Barbara Balzerani. Il senatore Maurizio Gasparri si è schierato in difesa dei giovani.
- Le dichiarazioni della professoressa Donatella Di Cesare contro i giovani di Forza Italia
- La risposta dell'Università La Sapienza
- Perché viene contestata la professoressa Di Cesare
- Gasparri difende i Giovani di Forza Italia
Le dichiarazioni della professoressa Donatella Di Cesare contro i giovani di Forza Italia
Durante la lezione di giovedì 14 marzo 2024 della professoressa Donatella Di Cesare all’Università La Sapienza di Roma, alcuni studenti del gruppo dei Giovani di Forza Italia è entrato in aula per contestare la docente.
“Intimidazione squadrista di militanti di Forza Italia Giovani, esterni all’università, durante il mio corso di Filosofia su Walter Benjamin alla Sapienza. E’ la seconda volta che le lezioni vengono interrotte” scrive la professoressa in un post su Facebook.
Maurizio Gasparri, capogruppo al Senato di Forza Italia, che ha difeso i giovani contestatori
“Non mi viene consentito di svolgere il mio insegnamento, così come viene violato il diritto degli studenti. Non una pagliacciata, ma una violenta azione di squadrismo” conclude per poi allegare un video di quanto accaduto.
La docente ha poi approfondito quanto accaduto in alcune dichiarazioni all’agenzia Ansa: “Durante la mia lezione ha fatto improvvisamente irruzione una decina di militanti di Forza Italia Giovani innalzando cartelli e scritte. Con mosse e gesti quasi militari hanno sbarrato l’ingresso e impedito lo svolgersi della lezione”.
“Temevo che potessero nascere scontri con i numerosi studenti presenti al mio corso. Sono riuscita a mantenere il controllo della situazione. Abbiamo dovuto attendere che lasciassero finalmente l’aula” ha poi concluso la professoressa.
La risposta dell’Università La Sapienza
Immediata la risposta all’agenzia di stampa Ansa della preside della Facoltà di Lettere e Filosofia de La Sapienza di Roma, Arianna Punzi, che ha ridimensionato le accuse della professoressa Di Cesare.
“Le contestazioni ci sono state ma non hanno impedito alla docente di svolgere regolarmente le lezioni” sostiene l’Università, affermando di fatto che alla docente non sia stato impedito di svolgere regolarmente l’attività didattica.
Perché viene contestata la professoressa Di Cesare
Il motivo della contestazione contro la professoressa Di Cesare è un post su X (già Twitter) in cui la docente ricordava nel giorno della sua scomparsa, il 4 marzo 2024, la scrittrice Barbara Balzerani, terrorista tra le file delle Brigate Rosse negli anni ’70 e ’80.
“La tua rivoluzione è stata anche la mia. Le vie diverse non cancellano le idee. Con malinconia un addio alla compagna Luna” aveva scritto Donatella Di Cesare nel post quasi immediatamente rimosso.
Balzerani fu arrestata nel 1985, rivendicò l’omicidio dell’ex sindaco di Firenze Lando Conti e fu condannata all’ergastolo. Pur critica verso la lotta armata e alcune azioni delle Brigate Rosse, non si è mai dichiarata pentita.
Gasparri difende i Giovani di Forza Italia
A difendere i Giovani di Forza Italia anche il capogruppo al Senato del partito Maurizio Gasparri: “La professoressa Antonella Di Cesare torni nel mondo reale che non è né quello di stampo marxista né quello di colore rosso che sembrerebbe prediligere” ha esordito il senatore.
“I ragazzi del Coordinamento romano di Forza Italia Giovani ieri hanno organizzato una contestazione silenziosa e pacifica, prima dell’inizio della sua lezione, mostrando le foto Di alcune vittime delle Brigate Rosse. Senza creare nessun disagio” ha dichiarato Gasparri, smentendo la professoressa Di Cesare.
“È inaccettabile che, ricoprendo un ruolo pubblico e avendo il compito di trasmettere i valori della nostra Costituzione, inneggi con tanto entusiasmo ai terroristi delle Brigate Rosse. E auspichiamo che il vertice de ‘La Sapienza’ assuma dei provvedimenti dopo quanto avvenuto” ha poi concluso il senatore.