Lentini, donna trovata carbonizzata nel Siracusano: indagini in corso
A trovare il cadavere con sopra della legna secca sono stati i Vigili del Fuoco arrivati sul posto, non si esclude l'omicidio
Il corpo carbonizzato di una donna è stato ritrovato a Lentini, in provincia di Siracusa. Secondo quanto riportato da La Sicilia, il cadavere sarebbe stato scoperto all’interno di un parco. Non è escluso che la donna sia stata portata lì dopo essere stata uccisa per essere bruciata. I carabinieri stanno indagando per chiarire la vicenda e risalire all’identità della vittima. Stando alle prime informazioni si tratterebbe di una donna di 45 anni che in passato avrebbe tentato di togliersi la vita.
Il ritrovamento
A lanciare l’allarme sarebbero stati i residenti della zona, preoccupati per la colonna di fumo che si era alzata dal parco del comune del Siracusano, “Emanuele Ferraro”, a poca distanza dalle palazzine.
Arrivati sul posto della segnalazione i Vigili del Fuoco hanno scoperto che a bruciare era un cadavere. Sul corpo carbonizzato erano stati messi dei rami secchi.
Secondo le prime ricostruzioni dei carabinieri, intervenuti poco dopo, si tratterebbe di una donna.
Sul posto anche l’ambulanza del 118 e il medico legale incaricato dalla Procura di Siracusa di effettuare una prima ispezione.
Le indagini
I militari dell’Arma stanno conducendo le indagini tramite anche l’acquisizione dei filmati degli impianti di videosorveglianza della zona, per capire se dalle riprese possa emergere qualche elemento utile a ricostruire la vicenda.
Il comune di Lentini nel Siracusano dove è stato trovato il corpo carbonizzato della donna
Il precedente: Alice Neri
Il ritrovamento della donna carbonizzata a Lentini riporta alla mente la vicenda di Alice Neri, la 32enne rinvenuta nell’auto completamente bruciata nelle campagne di Concordia sulla Secchia, nella Bassa Modenese, lo scorso 19 novembre.
Come riportato dal Corriere della Sera, per l’omicidio della mamma di una bambina di 4 anni, successivamente all’iniziale iscrizione nel registro degli indagati del marito e di un collega di lavoro, ci sarebbero un sospettato. Si tratta di un uomo di 29 anni di nazionalità tunisina fermato in Francia, al confine con la Svizzera, dopo essere precipitosamente fuggito nei giorni successivi al ritrovamento.
L’uomo era destinatario di un mandato di arresto europeo emesso il 30 novembre dal Gip del Tribunale di Modena, su richiesta della Procura, e sarebbe adesso indagato per omicidio volontario e distruzione di cadavere.