Lega e picchia il cane con un bastone, un vicino chiama il 112 e salva l'animale: denunciato il padrone
Un anziano ha legato il suo cane per poi prenderlo a bastonate, ma i carabinieri lo hanno colto sul fatto. Cosa rischia chi maltratta gli animali?
Aveva legato il suo cane per poi bastonarlo selvaggiamente. La sofferenza dell’animale, però, ha attirato un vicino che si è subito attivato per salvarlo.
- Lega il cane e lo prende a bastonate: denunciato
- L'arrivo dei carabinieri
- La terribile frequenza dei maltrattamenti contro i cani
- Maltrattamenti sugli animali: cosa dice la legge
Lega il cane e lo prende a bastonate: denunciato
Per motivi ancora da chiarire, a Putignano (Bari) un uomo ha inveito violentemente contro il suo cane, un meticcio con microchip, con un bastone.
L’uomo, un anziano del luogo, lo ha prima legato per poi infierire sul povero animale con un bastone.
I carabinieri hanno sorpreso l’uomo mentre picchiava il cane
I guaiti del cane, fortunatamente, hanno attirato l’attenzione di un vicino che ha subito chiamato il 112.
Non è dato sapere se il padrone aggressivo fosse sotto l’effetto di alcol o in qualche altro stato di alterazione.
L’arrivo dei carabinieri
Dopo la chiamata del vicino sono subito arrivati i carabinieri della stazione di Putignano, che hanno colto l’anziano sul fatto: l’uomo stava ancora picchiando il povero animale mentre si trovava legato ad una parete.
Lo stesso vicino, inoltre, ha fornito ai militari del materiale foto e video con il quale ha documentato le sevizie.
I militari hanno identificato l’anziano e lo hanno denunciato per maltrattamenti di animali. Tuttavia – come scrive ‘Quotidiano di Puglia’, il cane sarebbe stato riaffidato al padrone violento.
La terribile frequenza dei maltrattamenti contro i cani
Non si tratta, purtroppo, di un episodio isolato.
I maltrattamenti contro gli animali, in particolar modo nei confronti dei cani, sono ancora troppo frequenti.
Il 24 luglio un uomo, un allevatore, è stato denunciato dopo aver ucciso a sassate un cane che – a detta sua – disturbava e spaventava il suo gregge.
Nel mese di giugno, a Trapani, un uomo è stato condannato a cinque mesi di reclusione dopo aver tentato di uccidere una cagnetta gettandola in mare legata con una pietra.
Tornando in Puglia, questa volta a Taviano (Lecce), nel maggio 2022 un bassotto è stato lanciato da un cavalcavia.
Maltrattamenti sugli animali: cosa dice la legge
Come si muove la legge per punire i responsabili di maltrattamenti sugli animali? Per scoprirlo ci viene in aiuto ‘Studio Brocardi’, autorevole portale di informazione legislativa.
L’art. 544 ter del Codice Penale recita: “Chiunque, per crudeltà o senza necessità, cagiona una lesione ad un animale ovvero lo sottopone a sevizie o a comportamenti o a fatiche o a lavori insopportabili per le sue caratteristiche etologiche è punito con la reclusione da tre a diciotto mesi o con la multa da 5.000 a 30.000 euro”.
Ancora: “La stessa pena si applica a chiunque somministra agli animali sostanze stupefacenti o vietate ovvero li sottopone a trattamenti che procurano un danno alla salute degli stessi”.
Infine: “La pena è aumentata della metà se dai fatti di cui al primo comma deriva la morte dell’animale”.
‘La legge per tutti’, altro portale di informazione giuridica, aggiunge che il reato di maltrattamento sugli animali è perseguibile d’ufficio, dunque non deve essere necessariamente preceduto da una querela.
Il privato cittadino può dunque rivolgersi a polizia e carabinieri per una semplice segnalazione, ma se dovesse presentarsi presso la Procura della Repubblica dovrà sporgere denuncia. Altrimenti, lo stesso privato può rivolgersi ad associazioni animaliste, le quali provvederanno a contattare le autorità.
Viceversa, un veterinario che assiste o che è a conoscenza di un episodio di maltrattamento sugli animali ha l’obbligo di denunciare alle autorità.